Iveco (Exor) rileva l'intera joint venture europea con Nikola: l’impatto secondo gli analisti

La società guidata dalla holding degli Agnelli-Elkann ha annunciato l’acquisto della partecipazione totalitaria della joint-venture con Nikola Corporation, il produttore di camion Usa a emissioni zero.

Iveco vendita cinesi
Iveco (Image credit: Depositphotos)

Iveco Group, società di proprietà di Exor (la holding della famiglia Agnelli-Elkann che è azionista di maggioranza tra le altre di Juventus, Ferrari e Stellantis) acquisirà la partecipazione totalitaria nella joint venture in Europa con Nikola Corporation, per un valore sul bilancio che si aggira sui 44 milioni di euro.

È l’inizio di una nuova fase della partnership iniziata nel 2019 per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni (categoria Class 8 per gli Stati Uniti) in Nord America ed Europa. Iveco Group coprirà l’esborso finanziario tramite liquidità disponibile, per un corrispettivo in parte in contanti (35 milioni di dollari) e in parte in azioni Nikola (20 milioni di azioni). L’impatto di cassa negativo sarà assorbito con la generazione di cash flow.

Iveco Group registrerà nel conto economico del primo trimestre 2023 un impatto una tantum negativo di 44 milioni di euro. Nella nota congiunta le due società spiegano che la joint venture ha finora raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, facendo leva sulle rispettive competenze per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni (di categoria Class 8 per gli Stati Uniti) in Nord America ed Europa. Iveco Group e Nikola Corporation intendono ora concentrarsi sul proprio mercato di riferimento nel trasporto pesante.

Iveco Group si focalizzerà sull’Europa, per l’ulteriore sviluppo e la commercializzazione di veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile, che include l’implementazione del modello di business finanziario denominato Gate. Nikola concentrerà le attività in Nord America, offrendo veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile e infrastrutture per la distribuzione di idrogeno tramite il marchio Hyla.

L’operazione prevede l’acquisizione da parte di Iveco Group della partecipazione totalitaria nella joint venture a Ulm, in Germania con una licenza illimitata per l’utilizzo e l’ulteriore sviluppo del software di controllo dei veicoli Bev e Fcev sviluppati congiuntamente. Nikola avrà da IvecoGroup la licenza della tecnologia Iveco S-Way per il Nord America e la relativa fornitura di componenti, acquisendo la contitolarità della proprietà intellettuale degli assali elettrici di prima generazione, tecnologia sviluppata insieme a Fpt Industrial, il marchio di Iveco Group specializzato nei sistemi di propulsione.

Secondo gli analisti di Equita, “Iveco verserà 35 milioni di dollari e 20 milioni di azioni Nikola (mantenendo il residuo 1% del capitale) senza che questo modifichi il target di cash flow FY23 (industrial net cash circa 2 miliardi) e nel conto economico del 1Q registrerà un impatto one-off negativo di 44 milioni (che riteniamo non-cash). . Nessun impatto di rilievo dato che il contributo da Nikola era ipotizzato oltre la durata del business plan e mai quantificato. La stessa validità della strategia di Nikola era già messa in dubbio dalla performance del titolo che in 3 anni ha perso oltre il 90% del valore”, concludono gli analisti.

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