Nella giornata di oggi, su appello dei più grandi organizzatori di eventi sportivi inclusa la FIFA, la Commissione Europea ha analizzato la richiesta di aiuto, e indennizzi economici contro i danni recati a essi dall’uso della pirateria, che porta un danno di miliardi di euro all’anno.
La Commissione Europea ha accolto l’appello degli organizzatori, anche se non sono state accontentate tutte le richieste delle emittenti che volevano una vera e propria legge vincolante che mettesse un freno al problema. La Commissione ha poi fatto sapere che «incoraggia l’uso di ingiunzioni di blocco su misura per eventi dal vivo e, nel caso di eventi sportivi dal vivo, incoraggia gli Stati membri a concedere legittimazione attiva agli organizzatori di eventi sportivi per chiedere un’ingiunzione laddove attualmente non sia possibile».
In più ha esortato i fornitori di servizi di hosting ad adottare misure per ridurre al minimo lo streaming illegale e gli organizzatori di eventi per aumentare la disponibilità e l’accessibilità delle loro offerte commerciali per attirare gli spettatori. La raccomandazione invita inoltre alla cooperazione transfrontaliera tra i paesi dell’UE per affrontare la questione. Infatti, l’Europa ha rappresentato il 45% degli oltre 357 milioni di visite giornaliere a livello globale ai siti di pirateria audiovisiva nel 2020, secondo il report di quest’anno dell’Alleanza antipirateria audiovisiva (AAPA).
La Commissione, infine, ha citato una ricerca di Synamedia nel 2021 e Ampere Analysis che ha stimato una perdita di 26 miliardi di euro per i titolari dei diritti sportivi a causa della pirateria e inoltre si impegna a definire indicatori chiave di prestazione prima dell’estate per monitorare l’impatto del suo suggerimento prima di decidere misure aggiuntive nei prossimi anni.
Fin da subito, la Commissione monitorerà, insieme all’Osservatorio dell’EUIPO, gli effetti della presente raccomandazione. Sulla base di questo esercizio di monitoraggio, la Commissione valuterà gli effetti della raccomandazione sulle ritrasmissioni non autorizzate di sport in diretta e altri eventi in diretta entro il 17 novembre 2025. Questo è anche il termine entro il quale la Commissione valuterà il modo in cui la legge sui servizi digitali interagisce con altri atti giuridici, inclusa la legislazione sul diritto d’autore. L’attuazione della legge sui servizi digitali rafforzerà la più ampia lotta contro i contenuti illegali sulle piattaforme online, con un impatto sostanziale anche sulle ritrasmissioni online non autorizzate di sport in diretta e altri eventi in diretta.
In base a questa valutazione, la Commissione deciderà quindi se sono necessarie ulteriori misure a livello dell’UE, alla luce degli sviluppi tecnologici, nonché dell’evoluzione dei canali di distribuzione e dei modelli di consumo.