Caos in Spagna: l’anticorruzione indaga su quattro arbitri della Liga

L’indagine riguarda il patrimonio immobiliare di quattro direttori di gara, tra i quali anche Alejandro Hernández Hernández.

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(Foto: Rafa Babot/Getty Images)

Un nuovo potenziale scandalo arbitrale si abbatte sul calcio spagnolo. Secondo quanto riportato da ElDebate.com, l’anticorruzione sta studiando un rapporto sul patrimonio immobiliare di quattro direttori di gara di primo livello: Carlos Clos Gómez, Alejandro Hernández Hernández, José María Sánchez Martínez e Santiago Jaime Latre.

Il documento riservato del quale il portale è entrato in possesso dettaglia tutte le acquisizioni immobiliari dei quattro arbitri. Il primo di loro, Clos Gómez , ex arbitro di Primera División e attualmente responsabile del VAR all’interno del Comitato Tecnico Arbitrale, è possessore di sette proprietà valutate oltre un milione di euro.

Nel 2007 ha acquistato uno chalet di 813 metri quadrati a Pinesque (Saragozza), che ha pagato in contanti. Sei anni dopo, ha acquisito altre quattro proprietà: una a Mocófar (Castellón), un box e due parcheggi, anch’essi pagati al momento. Nel 2016 ha acquisito altre due case e un altro magazzino a Saragozza. Infine, una casa con parcheggio e box a Villanueva del Pardillo (Madrid) con mutuo.

Il rapporto è nelle mani del Pubblico Ministero da pochi giorni, e si compone di 55 pagine con fotografie di tutti gli immobili di proprietà dei quattro arbitri. Il documento cita anche altri tre arbitri della massima categoria del calcio spagnolo: Hernández Hernández, Sánchez Martinez e Jaime Latre.