Scatto in avanti di Francesco Gaetano Caltagirone in Mediobanca. L’imprenditore romano – scrive Il Secolo XIX – è salito al 9,9% del capitale della banca guidata dall’amministratore delegato Alberto Nagel. La quota risulta quasi doppia rispetto al 5,6% a cui l’imprenditore era accreditato dopo gli acquisti iniziati il 22 febbraio del 2021, quando era comparso nel libro soci di Piazzetta Cuccia con poco più dell’1%.
Ora Caltagirone è arrivato alla soglia del 10% di Piazzetta Cuccia, per salire oltre la quale è necessaria l’autorizzazione della Banca centrale europea. L’imprenditore romano si consolida così come secondo azionista di Mediobanca, dietro solo a Delfin, la finanziaria della famiglia Del Vecchio, la quale dall’estate di due anni fa è saldamente primo socio al 19,9%.
Per il resto nell’azionariato di Piazzetta Cuccia resiste un patto di consultazione che raccoglie il 10,9%, dal quale a settembre 2021 sono usciti i Benetton con il loro 2,1%. Finora l’entità dell’investimento di Caltagirone era rimasta nell’ombra, perché nel frattempo non ha superato alcuna soglia che obblighi al disvelamento.
Inoltre, all’ultima assemblea di Mediobanca Caltagirone non ha partecipato e non ha depositato azioni utili per la conta. L’investimento in Mediobanca, peraltro, non è un caso isolato. Nel frattempo, l’imprenditore è spuntato nel capitale di Banco Bpm con l’1,1% oltre ad avere il 3,3% di Anima, la società di gestione del risparmio di cui Piazza Meda ha più del 20%.