Tutto pronto per il via della riqualificazione dell’ex Scalo Farini a Milano. Gli spazi saranno in parte demoliti e in parte riconvertiti per fare posto alla Accademia di Brera, ben 20mila mq di campus e 3mila per uno studentato, per un’importante rigenerazione urbana. Si tratta dell’ultima grande area da sviluppare in città, la cui valorizzazione – scrive Il Sole 24 Ore – si dipanerà in un arco di tempo tale da scavallare l’attuale momento critico del settore real estate.
«Già dal mese prossimo entra nel vivo la gara per gli scali Farini e San Cristoforo, venduti insieme», ha commentato Umberto Lebruto, AD di Sistemi Urbani, la società di Ferrovie incaricata della riqualificazione degli scali. Una proposta che il mercato attende da tempo. Le prime offerte non vincolanti sono attese tra luglio e agosto 2023 per arrivare entro fine anno alla conclusione della procedura. Non si parte da una base d’asta, ma Sistemi Urbani con l’advisor Mediobanca hanno scelto di dare al mercato la possibilità di vagliare la strada migliore per lo sviluppo: acquisto dell’area, con offerta libera, costituzione di una joint venture sotto forma di newco o di una partnership tramite un fondo immobiliare o una Sicaf.
I sette ex Scali di Milano si distribuiscono su un milione di mq. Lo Scalo Farini, di circa 45 ettari in posizione centrale nei pressi della Stazione di Porta Garibaldi e Porta Nuova è in termini di localizzazione, accessibilità e dimensioni, il principale tra i sette ex scali inseriti nel processo di riqualificazione oggetto dell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia e Gruppo FS Italiane. Secondo indiscrezioni il valore di vendita potrebbe ricalcare quello dell’ex Scalo Romana, circa mille euro al mq per la superficie da costruire, in totale 180 milioni di euro pagati dalla cordata Coima-Covivio-Prada per aggiudicarsi l’area dove sorgerà tra l’altro il Villaggio olimpico per i Giochi 2026.
Costi a cui andranno aggiunte le bonifiche per circa 50 milioni di euro per lo scalo Farini. Sul mercato si starebbero costituendo le cordate interessate, ma per il momento ancora sotto traccia. Tra tutti il team di Coima è interessato a mettere le mani sull’ex Scalo, come ideale continuazione del complesso di Porta Nuova. Tra gli altri interessati potrebbero esserci soggetti con capacità di portare avanti ampie valorizzazioni, come per esempio Lendlease, o soggetti che hanno già sviluppato all’estero scali ferroviari.