Juve, da Giuntoli alla soluzione interna: tre piani per il Ds

I bianconeri provano a guardare oltre e a programmare la prossima stagione sportiva. Il primo tassello da incastrare è quello del nuovo direttore sportivo.

SSC Napoli vs Granada CF
Cristiano Giuntoli (Photo Cesare Purini / Insidefoto)

Fra la fine di questa stagione e le varie difese da preparare e consolidare in attesa dei processi, sia sportivi che ordinari, e senza dimenticare lo spauracchio UEFA, la Juventus prova a guardare oltre e a programmare la prossima stagione sportiva. Il primo tassello da incastrare è quello del nuovo direttore sportivo, da cui poi dipenderanno le altre tessere dell’area, fra cui l’allenatore, ricordando che Massimiliano Allegri ha un contratto in essere per altri due anni.

Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, il problema principale per i bianconeri arriva dal tempo. Infatti, per programmare, bisogna prima conoscere i confini in cui la squadra della prossima stagione si muoverà e per questo bisogna aspettare i pronunciamenti dei vari tribunali sul filone plusvalenze e sulle manovre stipendi.

I profili vagliati dalla società possono coprire, chi più chi meno, i vari scenari a cui la Juve potrebbe andare incontro, ma in cima alla lista rimane Cristiano Giuntoli, capace di costruire un Napoli dominante in Italia, e capace di stupire anche in Europa, in un momento di rivoluzione voluto dal patron De Laurentiis dopo gli addii di Insigne, Koulibaly, Mertens e Fabian Ruiz. Ecco proprio questo aspetto potrebbe accomunare i partenopei della scorsa estate con i bianconeri della stagione 2023/24.

Il piano in casa Juve, che non prevede più Federico Cherubini, la cui inibizione è stata confermata anche dal Collegio di Garanzia del Coni, è quello di portare avanti un mercato virtuoso nel quale anticipare la concorrenza su profili giovani e di talento. L’esempio perfetto è il colpo Kvaratskhelia, ma anche Kim, per rimanere in casa Napoli. Ma per portare Giuntoli, abituato comunque a lavorare in totale indipendenza una volta stabilito il budget con la proprietà, bisognerebbe affrontare il fatto che il Ds azzurro ha un contratto con il Napoli che scade fra un anno e mezzo ed è facile immaginare che De Laurentiis di certo non agevoli il passaggio di un uomo di fiducia che è stato uno dei principali artefici dello Scudetto.

La soluzione interna è ancora sul tavolo, ma con il passare dei giorni perde sempre più quota la possibilità che si ripercorra la stessa strada scelta dopo l’inibizione di Cherubini, sostituito in corsa da Giovanni Manna, prima e da Matteo Tognozzi in seguito. In mezzo ci sono diversi nomi: da Berta dell’Atletico Madrid a Tare della Lazio, tra l’altro quest’ultimo con un contratto in scadenza e dopo alcuni mesi di tensione con Lotito.

Negli ultimi giorni, però, sta prendendo piede la candidatura di Giovanni Rossi, direttore sportivo del Sassuolo in scadenza a giugno che vanta un ottimo rapporto con Massimiliano Allegri, che a quel punto vedrebbe molto probabile la sua conferma sulla panchina bianconera. Proprio Rossi in passato ha guidato il settore giovanile della Juve, dal 2010 al 2013.