Perché il quarto posto in Serie A può valere la Conference League

In una stagione a dir poco particolare come quella che stanno vivendo la Serie A e i suoi club, può capitare che il quarto posto venga così “depotenziato” da…

Biglietti Finale Conference League 2023
(Foto: FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

In una stagione a dir poco particolare come quella che stanno vivendo la Serie A e i suoi club, può capitare che il quarto posto venga così “depotenziato” da valere addirittura solamente la qualificazione alla Conference League 2023/24. Si tratta chiaramente di un’ipotesi che si basa su uno dei tanti scenari che si potrebbero presentare al termine della stagione, ma attualmente rientra tra quelli possibili.

Abbiamo già spiegato in che modo il quarto posto in classifica potrebbe non valere la qualificazione alla prossima Champions League, ma qualora una serie di tasselli tra posizioni in campionato e risultati nelle coppe europee 2022/23 dovessero incastrarsi, la formazione classificata quarta potrebbe addirittura doversi accontentare della neonata terza competizione UEFA.

Proviamo a capire perché facendo un po’ di ordine. Innanzitutto, per fare sì che questo scenario si verifichi, la situazione che si dovrebbe presentare a fine campionato (considerando le squadre in corsa per i posti che garantiscono piazzamenti europei e un piazzamento comunque verosimile) è la seguente:

  1. Napoli
  2. Lazio
  3. Milan o Inter
  4. Atalanta
  5. Milan o Inter
  6. Roma
  7. Juventus (nell’ipotesi in cui i bianconeri vengano penalizzati dalla giustizia sportiva)
  8. Fiorentina

La prima cosa da ricordare è che massimo cinque squadre della stessa Federazione possono prendere parte alla UEFA Champions League, e così sarà anche nella stagione 2023/24. Una cosa che si verificherebbe se la vincente della Champions League o dell’Europa League non riuscisse a conquistare la qualificazione alla prossima edizione della massima competizione europea per club tramite il campionato.

Ma facciamo un passo oltre. Nel caso della Serie A, questa ipotesi è viva sia per la Champions League (che vede in corsa Inter e Milan, di cui una sicura finalista) sia per l’Europa League (con Juventus e Roma che potrebbero dare vita a una finale tutta italiana). Se le due coppe si vestissero di azzurro, la quarta squadra in campionato vedrebbe sfumare automaticamente la qualificazione alla prossima Champions (sempre a patto che i Campioni d’Europa arrivino al massimo al quinto posto in campionato).

Non solo. Ipotizzando un successo della Roma in Europa League, alla Juventus (come settima classificata) resterebbe la possibilità di conquistare la partecipazione alla prossima Europa League vincendo la Coppa Italia in finale contro una squadra tra Fiorentina e Cremonese. Aggiungendo al carico da 90 anche il trionfo della Fiorentina in Conference League, avremmo una seconda squadra qualificata di diritto all’Europa League 2022/23.

Che fine farebbe a questo punto l’Atalanta, al quarto posto? I bergamaschi dovrebbero accontentarsi di giocare la Conference League. Ci troveremmo a questo punto con cinque italiane nella Champions 2023/24 (tre dal campionato, la vincitrice della Champions 2022/23 e la vincitrice dell’Europa League 2022/23), due italiane in Europa League (la vincitrice della Coppa Italia 2022/23 e la vincitrice della Conference 2022/23) e una in Conference, ovvero la quarta in Serie A.

Come detto si tratta di uno scenario particolarmente intricato, che risulta curioso più per il complicato sistema delle liste di accesso UEFA che per effettiva probabilità di accadimento. Un primo “scoglio” da superare per avvicinarsi a questa possibilità si presenterà già in settimana, con la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Inter e Juventus. In caso di eliminazione dei bianconeri, le ipotesi formulate cadrebbero e i conti andrebbero rifatti.