Legali Juve: «Sentenza piena di errori: annullare -15 senza rinvio»

E’ una sentenza “piena di errori, sbagliata”, e dunque “va annullata”, quella con cui il 20 gennaio scorso la Corte federale d’appello ha deciso una penalizzazione di 15 punti in…

Juventus andamento Borsa 5 aprile

E’ una sentenza “piena di errori, sbagliata”, e dunque “va annullata”, quella con cui il 20 gennaio scorso la Corte federale d’appello ha deciso una penalizzazione di 15 punti in questo campionato a carico della Juventus per i risvolti calcistici dell’inchiesta Prisma legati alle plusvalenze. Lo ha detto l’avvocato Maurizio Bellacosa, cassazionista, legale della societa’ bianconera, parlando davanti alle sezioni unite del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni, al Foro Italico, dove si svolge l’udienza di discussione dei ricorsi presentati dalla Juventus e dagli ex componenti del cda del club bianconero contro la Figc. Il legale del club ha sostenuto che quelle famose plusvalenze sono “numeri irrilevanti”, considerando che i 60 milioni di euro in un triennio di cui si parla sono “appena il 3,6%” di 1 miliardo e 600 milioni di ricavi nello stesso periodo.

Inoltre “non c’era alterazione sul campo, non c’era un vantaggio illecito conquistato sul campo”, le plusvalenze “non fanno guadagnare vantaggio competitivo sul campo”. Il professor Bellacosa (e’ docente alla Luiss e alla Scuola Superiore della magistratura) ha parlato di ricorso proposto dalla Juve in base a principi basilari del diritto, “non certo in base a cavilli”, chiedendo quindi “una applicazione serena e rigorosa delle norme di diritto”.
E ci sono ben “quattro motivi” perche’ il Collegio di Garanzia possa sicuramente decidere “per l’annullamento secco, senza quindi rinvio” di quella sentenza, che Bellacosa ha definito come “una nave senza rotta, una nave alla deriva che poi naufraga” proprio per gli errori contenuti nella decisione, e “se dovesse passare il modo di giudizio della Corte federale d’appello, sarebbe un precedente gravissimo”.

Un altro dei legali del club bianconero, Angelo Clarizia, ha parlato di sentenza che va contro i principi del “giusto processo” e “ci sono i presupposti per procedere alla revocazione” di quella sentenza. A sua volta Davide Sangiorgio, anch’egli avvocato cassazionista e docente, qui in difesa di Andrea Agnelli e Pavel Nedved, ha parlato di inconsistenza del “costrutto motivazionale” della Corte federale d’appello nell’emettere quella sentenza.