Football Affairs, i cori razzisti a Lukaku e l’effetto sul futuro del calcio italiano

Il caso Lukaku riporta il calcio italiano sotto la lente di ingrandimento dei media internazionali e, per l’ennesima volta, non per i migliori motivi. Dalla BBC alla CNN, siti, tv…

Football Affairs Champions all'italiana

Il caso Lukaku riporta il calcio italiano sotto la lente di ingrandimento dei media internazionali e, per l’ennesima volta, non per i migliori motivi. Dalla BBC alla CNN, siti, tv e quotidiani di tutto il mondo hanno raccontato quanto accaduto nella sfida di martedì sera tra Juventus e Inter, con gli insulti razzisti nei confronti dell’attaccante nerazzurro.

Non è certo una novità per il calcio italiano, che si è sempre contraddistinto per i comportamenti discriminatori dei tifosi negli ultimi anni, dal caso Zoro a Koulibaly passando per i cori antisemiti e quelli contro i calciatori di origine balcanica. L’enfasi mediatica internazionale, tuttavia, colpisce la Serie A in un momento delicato come pochi altri. Anche perché di mezzo ci si è messa anche la nota stonata degli arbitri, che hanno fatto passare il cartellino giallo a Lukaku come un messaggio per cui se in Italia un giocatore reagisce a degli insulti razziali prolungati, questo giocatore viene punito.ì

Se, come ribadito più volte, l’asta per i diritti tv a livello nazionale sarà con grande probabilità al ribasso, il punto di svolta per la Serie A dal punto di vista dei ricavi potrebbe arrivare dall’estero. Ma situazioni come quella legata al caso Lukaku di certo non aiutano, così come anche l’attuale momento che stanno vivendo, in maniera diversa, Juventus, Inter e Milan. Senza dimenticare anche gli ultimi sviluppi dal punto di vista giudiziario, con le perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi di Lazio, Roma e Salernitana per le indagini sulle plusvalenze.

Su questi temi si dipana il ragionamento alla base del Football Affairs di questa settimana, come sempre a cura del Direttore Luciano Mondellini.