Il caso di razzismo scoppiato all’Allianz Stadium di Torino nei confronti di Lukaku, insultato da parte della curva della Juventus, ha riportato prepotentemente il problema legato al razzismo negli stadi sul tavolo dei vertici del calcio italiano, che si è ritrovato in mezzo a un ciclone di critiche piovute soprattutto dall’estero.
Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica, l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha intenzione di presentare una proposta al prossimo Consiglio FIGC: interrompere la partita appena un commissario di gara presente in tribuna senta dei cori di matrice razziale senza aspettare che l’arbitro li percepisca in prima persona e sospenda la gara, cosa che è prevista attualmente dal regolamento.
Una sorta di aiuto esterno, che può essere equiparato al VAR, e che eviti anche delle reazioni da parte dei calciatori colpiti dagli insulti razziali per poi portare nervosismo in campo, come successo in occasione di Juventus-Inter dopo il rigore segnato da Lukaku con esultanza a zittire quei tifosi che lo insultavano prima di calciare.
Il problema razzismo, come è evidente, esiste e percorre gli stadi italiani a ogni latitudine, ma la convinzione dietro il ragionamento di Marotta è che, con un intervento tempestivo e in presa diretta, gli animi si possano rasserenare in pochi istanti senza che gli insulti di un gruppo di tifosi portino a episodi in campo e sugli spalti che possano nuocere all’immagine del calcio italiano.
Quest’oggi saranno pubblicate le decisioni del Giudice Sportivo con Cuadrado che rischia 3 giornate di squalifica, mentre Handanovic dovrebbe averne 2 e Lukaku, infine, una sola per la doppia ammonizione. Difficile la chiusura della Curva Scirea juventina, visto che il club bianconero sta collaborando con la Digos per individuare i responsabili dei cori razzisti nei confronti dell’attaccante dell’Inter. A disposizione degli investigatori ci sono le 115 telecamere dello stadio per individuare quelle persone che hanno rivolto ululati a Lukaku e che, ora, rischiano un Daspo dalle forze dell’ordine e provvedimenti severi da parte della Juventus che potrebbe scegliere di annullare l’abbonamento allo stadio di queste persone in base al “codice di gradimento”. Di certo la questione non si chiuderà oggi con il rischio che gli animi caldi del finale della partita di martedì si ripresentino a San Siro con le due squadre che si giocano, inoltre, l’accesso alla finale di Coppa Italia.