Il titolo di Pirelli perde in borsa sull’ipotesi per cui il governo italiano starebbe valutando l’uso del golden power e limitare così il raggio d’azione dei soci cinesi. Le azioni della azienda di pneumatici perdono il 2,7% a 4,5720 euro per azione, dopo aver chiuso in positivo le ultime sette sedute a Piazza Affari.
Secondo Bloomberg, si starebbero discutendo diverse opzioni, tra le quali la limitazione della condivisione di informazioni su tecnologie sensibili e strategiche con i membri del consiglio di amministrazione nominati da Sinochem e quella dei loro diritti di voto, di fatto limitando la capacità di influenzare il business della società che comunque è sempre rimasto saldamente nelle mani di Tronchetti. Allo stato attuale i colloqui sarebbero ancora in corso. L’attuale governance già prevede l’impossibilità di trasferire i centri di R&D e la sede sociale all’estero se non è votata dal 90% del capitale.
Secondo gli analisti di Equita, “i recenti rumour sull’intenzione di uscire da parte di Sinochem (che detiene il 37% di Pirelli) siano realistici e per questo la cordata italiana di Camfin-Pirelli ha recentemente siglato un patto di consultazione per votare congiuntamente in assemblea”.
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