Avvio di seduta in netto calo per il mercato azionario, all’indomani del salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs. L’indice Ftse Mib segna un -2,05% a 24.973 punti, cedendo posizioni dopo una resistenza iniziale. Piazza Affari resta molto cauta, perdendo più terreno rispetto alle altre borse europee, in una situazione di estrema tensione per possibili nuove ripercussioni sui mercati finanziari.
In difficolta’ i titoli bancari, con Bpm -4,1%, Bper -4,8%, Intesa -2,6%, Unicredit -3,8%. Giu’ anche gli altri finaanziari con Azimut -2,4%, Mediolanum -2,8%, Poste -3%. Tengono i titoli dell’energia, con rialzi per Terna (+1,3%), Snam sul +0,2%, come Italgas, A2A +1,4%. Ribassi per il resto del listino con Stellantis -2%, Tim -3,3%.
Nel resto d’Europa, avvio in calo per le Borse europee che nelle prime contrattazioni riescono comunque a contenere i ribassi dopo il salvataggio del Credit Suisse. Londra cede lo 0,67% a 7.286, Parigi perde lo 0,57% a 6.885 punti mentre Francoforte arretra dello 0,36%.
Avvio pesante invece per Ubs alla Borsa di Zurigo dopo l’accordo per il salvataggio del Credit Suisse. Il titolo del colosso elvetico, i cui azionisti non potranno bocciare l’intesa, cede l’8,8% mentre il Credit Suisse sprofonda del 64%, penalizzato dalla valutazione di 3 miliardi di franchi assegnatale nell’ambito dell’operazione.