Atlantia, la holding controllata dalla famiglia Benetton, cambia nome e diventa Mundys. L’annuncio l’ha fatto Alessandro Benetton, presidente di Edizione, nel corso dell’evento New Journey dedicato alla società. «Voglio sottolineare che non si tratta di un vestito nuovo su un corpo vecchio, ma di sancire un progetto studiato per più di un anno», un progetto che «è fatto di discontinuità e innovazione».
Il nuovo brand, si afferma, rispecchia un rinnovato assetto azionario, un nuovo management, nuove linee guida di sviluppo, dopo la conclusione dell’offerta pubblica di acquisto dello scorso dicembre che ha comportato l’uscita dal listino di Piazza Affari e l’ingresso di Blackstone nell’azionariato.
Mundys è oggi presente in 24 Paesi, con asset strategici e con infrastrutture e servizi integrati tra loro. Ogni anno sulle reti del gruppo vengono effettuati oltre 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, mentre gli aeroporti italiani (Fiumicino e Ciampino) e francesi (Nizza, Cannes e Saint Tropez) ospitano 60 milioni di passeggeri e ulteriori 7 milioni di persone usano i servizi di mobilità di Telepass.
Mundys è anche presente in più di 600 grandi città in tutto il mondo (tra cui Londra, Miami, Singapore, Bogotà) con piattaforme di mobilità urbana che consentono lo snellimento del traffico e la riduzione delle emissioni. Sono oltre 23.000 i dipendenti della nuova realtà, di cui circa 6.000 solo in Italia.