Mediaset Spagna, una dei rami del gruppo televisivo di Cologno Monzese posseduto dalla famiglia Berlusconi, sta vivendo mesi di grandi cambiamenti, che non sono di certo passati inosservati nel paese iberico.
Come riferisce l’edizione odierna di El Mundo, dall’emittente fanno sapere che «questi cambiamenti si riferiscono all’aggiornamento di un Codice Etico in vigore dal 2012 e già approvato, a suo tempo, dal Consiglio di Amministrazione di Mediaset Spagna».
Ma gli esperti del settore parlano di una nuova strategia voluta dal nuovo direttore Alessandro Salem che ha portato al controllo delle voci, anche autorevoli, che costituiscono la spina dorsale dell’emittente. Tutto questo si è reso necessario dopo il calo evidente degli ascolti che è continuato da due anni a questa parte e questi cambiamenti hanno l’obiettivo di riportare in alto tali numeri.
Una nuova politica che prevedere meno programmi cosiddetti “trash” che vogliono raccogliere più persone senza dare dei contenuti educativi rilevanti? Questa la domanda che si fa il quotidiano spagnolo, anche se quest’ultimo sottolinea come una rivoluzione radicale sia solo al principio, ma che avrebbe già un nome in Spagna “la rivoluzione di Salem”.
Un cambio dal punto di vista etico necessario e ribadito più volte da fonti esterne all’emittente, ma che difficilmente vedrà un cambio netto fin dal principio. Pedro Ruiz, uno dei presentatori più critici all’interno del gruppo Mediaset per le scelte fatte nell’ultimo periodo, ha commentato così questa vicenda: «Una società con cattivi esempi non può avere buoni risultati futuri. Mediaset doveva mettere fine a quei cattivi esempi che ospitavano una sola parola: male. Penso che siano in ritardo, avrebbero dovuto iniziare molto tempo fa».
Inoltre nessuno in Spagna crede che il solo cambio del Codice Etico sia un passo decisivo verso la trasformazione dei canali Mediaset, ma questi devono arrivare dalla costituzione di commissioni etiche che avranno il compito di decidere cosa mettere in onda e cosa no in base alla linea guida dettata da Salem. Il nuovo regolamento Mediaset non specifica chi eserciterà questo ruolo di controllo. Ciò che il nuovo documento avanza è che il mancato rispetto dei principi normativi sarà sanzionato, semplicemente come una “mancanza di lavoro”.
Potrebbe essere l’inizio della fine della televisione “spazzatura”, ma c’è ancora molta strada da fare in vari ambiti: nei contenuti, nei regolamenti, nei comportamenti, nella moralità.
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