Stellantis continua a correre in Borsa all’indomani della presentazione del bilancio 2022. Il titolo del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Peugeot di cui Exor è il principale azionista è tra i migliori della giornata a Piazza Affari, in crescita del 4,4% a 16,9 euro per azione. I conti presentati ieri hanno spinto verso l’ottimismo gli analisti.
Equita ad esempio sottolinea come siano emersi dalla call conference di ieri “messaggi rassicuranti su prezzi, inflazione, net working capital e visibilità” legati al 2023. In particolare segnalano “unbuon andamento nel primo semestre per il forte portafoglio ordini, pur segnalando una certa cautela sul secondo semestre che riteniamo possa spiegare la guidance qualitativa, comunque uguale a quella dello scorso anno”.
Per questo, gli analisti hanno confermato l’indicazione “buy” alzando tuttavia il target price del 7% a 20,5 euro per azione, oltre ad alzare le stime sui conti del 2023. In particolare, le stime di Equita per il 2023 parlano di:
- Ricavi +3%;
- Adjusted EBIT +10% a 18,2 miliardi;
- Adjusted net profit +13% a 13 miliardi di euro.
Stellantis ha chiuso il 2022 con ‘risultati record’: un utile netto pari a 16,8 miliardi, in aumento del 26% rispetto all’anno precedente e un utile operativo rettificato di 23,3 miliardi, in crescita del 29%. Per il gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Peugeot di cui Exor (holding della famiglia Agnelli-Elkann) è primo azionista e di cui John Elkann è presidente, i ricavi netti ammontano a 179,6 miliardi di euro, in crescita del 18% grazie ai prezzi netti favorevoli, al miglior mix modelli e agli effetti positivi dei cambi di conversione. Agli azionisti sarà distribuito un dividendo ordinario di 4,2 miliardi di euro corrispondente a 1,34 euro per azione. Il flusso di cassa industriale netto è di 10,8 miliardi (+78%), coerente con l’obiettivo 2030 di superare 20 miliardi.