«Il Governo ha presentato un emendamento soppressivo. Siamo sorpresi perché è una misura che tutta l’assemblea oggi ha ricordato che non ha oneri per la finanza pubblica. E’ molto utile per quello che sarà il nuovo bando per i diritti tv, quindi siamo sorpresi di questo cambio di direzione perché l’emendamento era della maggioranza».
Con queste parole, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha commentato lo stop del Governo all’emendamento che consente di prolungare fino a un massimo di cinque anni gli attuali contratti per l’assegnazione dei diritti tv delle sfide del massimo campionato italiano. «Noi abbiamo chiesto e chiederemo ancora più forte una norma immediata contro la pirateria. E’ veramente il principale problema, è una battaglia di legalità», ha aggiunto parlando di quella che per Casini è la problematica principale.
«Violando tutte le norme e i diritti, ci sono circa 2 miliardi di euro in circolazione che vanno persi per il sostegno del calcio e di tutto lo sport. Ci aspettiamo che il Governo e il Parlamento intervengano il prima possibile. Sappiamo che ci sono delle iniziative di legge in corso alla Camera. Ma ci vogliono 333 giorni in Italia per avere una legge, e il calcio, lo sport e il Paese non possono aspettare un anno contro la pirateria», ha spiegato.
Sullo stop all’emendamento, Casini ha aggiunto che «siamo curiosi di capire che cosa è successo, perché è una proroga tecnicamente, quindi non ci sono problemi da questo punto di vista. Non costa, non è automatica, è stata riformulata anche dal Governo stesso, quindi siamo curiosi di capire cosa sta succedendo».
E ancora: «La proroga è uno strumento utile, che non costa e io credo che se la Serie A ha più strumenti per portare più risorse a tutto lo sport italiano sia un bene per tutti, e non ha ne colori, ne maggioranza, ne minoranza. Posizioni di Sky e DAZN? Non è una norma a favore di qualcuno, ma a favore di migliori procedure e negoziazioni. E’ un peccato che quando ci sono norme utili siano strumentalizzate da una parte o dall’altra».
La Lega ha comunque fatto i conti anche con la possibilità che la proroga non sia autorizzata: «La procedura va avanti, ci sarà il bando, abbiamo discusso a lungo e i dati mostrano che la pirateria è il principale problema. Fondi? Non ci sono novità».