La Serie A spera in Amazon per i diritti televisivi

Il giallo sull’emendamento che inserisce la possibilità di proroga dei diritti del calcio per un massimo di cinque anni (con DAZN e Sky che rimarrebbero i player principali del campionato)…

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Il giallo sull’emendamento che inserisce la possibilità di proroga dei diritti del calcio per un massimo di cinque anni (con DAZN e Sky che rimarrebbero i player principali del campionato) la dice lunga su quanto il mondo del pallone sia in difficoltà. In teoria la norma non si potrebbe più togliere dal decreto Milleproroghe, ma l’esecutivo cercherà il modo di recepire la moral suasion del Quirinale e quindi il Parlamento cercherà il modo di anestetizzare gli effetti o proporrà un emendamento soppressivo per stralciare la norma.

Una situazione che sta facendo storcere il naso – e non poco – al mondo del calcio, dal momento in cui se oggi si andasse a gara sarebbe difficile ipotizzare che un soggetto interessato al pallone italiano, che si tratti della stessa DAZN o di Sky, metta sul piatto una cifra simile a quella dello scorso bando, ossia 940 milioni di euro a stagione.

Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, c’è tuttavia un operatore che è sulla bocca di tutti e che viene costantemente citato quando si parla di diritti tv e che molti considerano il vero potenziale game changer della partita sul calcio. Si tratta di Amazon, già titolare fino al termine della prossima stagione di diritti esclusivi per 16 partite all’anno della UEFA Champions League.

L’interesse della piattaforma a far crescere i contenuti sportivi offerti è noto e non riguarda solo l’Italia e la nuova asta per i diritti potrebbe rappresentare un passo avanti. Chi sostiene che alla fine il ruolo del colosso statunitense sarà fondamentale punta sul fatto che Amazon abbia la disponibilità economica e potrebbe essere interessata a spendere di più per garantirsi la gestione del calcio italiano, a quel punto chiamando altri soggetti (da DAZN a Sky) a condividere costi e partite. L’ipotesi spezzatino resta la più accreditata e l’ingresso in scena di Amazon quello più ambito e atteso, con o senza proroga.