Il Manchester City è stato accusato dalla Premier League di oltre 100 presunte violazioni delle norme economico-finanziarie dopo quattro anni di indagini. Il club è stato accusato di aver violato i regolamenti per la durata di nove stagioni e si ritiene che se le accuse fossero dimostrate potrebbero portare a una serie di sanzioni tra cui una penalizzazione in classifica o l’esclusione dal campionato.
Ma di cosa è accusato esattamente il Manchester City? L’indagine della Premier League è iniziata nel dicembre del 2018 dopo che il sito tedesco Der Spiegel ha pubblicato dei documenti legati a Football Leaks, provenienti dall’hacker informatico portoghese Rui Pinto.
Questi documenti sostenevano che il Manchester City avesse contratti di sponsorizzazione “gonfiati”, con un valore sopravvalutato rispetto a quello di mercato e con denaro versato direttamente dalla proprietà di Abu Dhabi invece che da sponsor legati agli Emirati Arabi Uniti. Inoltre, i documenti cercavano di dimostrare come lo stipendio dell’allora tecnico Roberto Mancini fosse in realtà raddoppiato sulla base di un contatto segreto con un club di Abu Dhabi. Inoltre, erano indicate irregolarità con riferimento all’acquisto di calciatori minorenni.
La UEFA aveva inizialmente escluso il Manchester City per due anni dalle sue competizioni e multato il club di 30 milioni di euro per presunte violazioni del Fair Play Finanziario legate ai contratti di sponsorizzazione. Nel 2020 l’esclusione è stata revocata e la multa ridotta a 10 milioni di euro dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), che ha affermato che «la maggior parte delle presunte violazioni non era stata accertata o era prescritta».
Secondo le regole della Premier League, non ci sono restrizioni simili sul periodo di tempo trascorso da un presunto reato. Nel marzo 2019, la Premier League ha confermato per la prima volta che era in corso un’indagine dopo che un certo numero di club di alto livello aveva sollevato la questione delle accuse contro il Manchester City.