Salvini: «Plusvalenze? Strano intervento a gamba tesa solo su Juve»

“Il calcio deve tornare ad essere un divertimento ma non può essere una angoscia quotidiana perché l’Italia e la Lombardia hanno altri generi di problemi. Da tifoso milanista, non sono…

Caso Russia Salvini
(Foto: should read ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

“Il calcio deve tornare ad essere un divertimento ma non può essere una angoscia quotidiana perché l’Italia e la Lombardia hanno altri generi di problemi. Da tifoso milanista, non sono difensore della Juventus, mi è sembrato strano che in un sistema dove pare che tanti se non tutti hanno usato certi metodi… sia solo contro la Juve che si sia intervenuto a gamba tesa”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto sul caso plusvalenze in un’intervista a Telelombardia, come riportato dall’agenzia Adnkronos sul proprio sito.

“I tifosi della Juventus non hanno certo bisogno di me che poi faccio il ministro dei Trasporti. Però chiudendo la parentesi calcistica che per i bambini è svago trovo che siano entrati pesantemente in casa Juve come fosse solo un problema della Juventus. Mi è sembrato strano”, ha proseguito Salvini.

Il vicepremier si dice “vicino ai tifosi della Juventus perché non c’entrano nulla” e che “se qualcuno ha sbagliato per carità di Dio è giusto che paghi” ma, osserva Salvini, “se ti accusano di fare delle plusvalenza e quindi di taroccare il valore dei giocatori…per taroccare bisogna essere in due, e quindi se puniscono solo uno, o il sistema è strabico o la Juve da fastidio”.

Salvini, in ambito calcistico, ha parlato oggi anche a Telelombardia sulla vicenda San Siro:  “La cerimonia d’apertura dei Giochi 2026 sarà in questo San Siro. Che poi serva uno stadio nuovo più moderno, più sicuro, più efficiente e serva riqualificare il quartiere, che vive un giorno alla settimana e per il resto è un piazzale abbandonato, mi sembra evidente. Non c’è nessun vincolo sullo stadio. Se ho parlato con Sgarbi? Lui parla in generale, ma poi la legge è la legge. La domanda è: a Milano e a chi abita in zona San Siro, investire un miliardo per riqualificare tutta la zona serve o no? Per me serve”.

“Si sono già persi tre anni, o si fa lo stadio a Milano o tanto vale andare da un’altra parte. A Sesto San Giovanni sarebbero contentissimi, l’area c’è. Il lavoro in questo momento è tema fondamentale e il nuovo stadio ne creerebbe. Se lo si vuole fare a Milano il sindaco lo dica e si fa a Milano, altrimenti andremo a vederci le partite a Sesto San Giovanni tanto c’è anche la metro”, ha concluso.