McKennie al Leeds? L’impatto sui conti della Juventus

Potrebbe chiudersi dopo due stagioni e mezza l’avventura di Weston McKennie con la maglia della Juventus. Il centrocampista statunitense è finito nel mirino del Leeds United, club di Premier League,…

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(Foto: Francesco Pecoraro/Getty Images)

Potrebbe chiudersi dopo due stagioni e mezza l’avventura di Weston McKennie con la maglia della Juventus. Il centrocampista statunitense è finito nel mirino del Leeds United, club di Premier League, che sarebbe pronto a mettere sul tavolo un’offerta considerevole per portarsi a casa il calciatore classe 1998.

Un accordo definito ancora non c’è, ma sono ore calde con il calciatore ormai in uscita e gli intermediari al lavoro per mettere d’accordo i club, dopo aver convinto lo stesso McKennie al trasferimento. Un “flirt”, quello tra l’americano e il club inglese, che non è nuovo, secondo quanto era emerso da alcune intercettazioni del Ds Federico Cherubini in relazione all’indagine sulla Juventus.

Secondo le indiscrezioni provenienti dalla stampa sportiva italiana, il Leeds avrebbe messo sul piatto 28 milioni di euro per il momento, mentre la Juventus ne vorrebbe incassare 35 ed è possibile – stante la volontà del centrocampista – che si riesca a raggiungere un accordo, magari a metà strada tra le richieste bianconere e la proposta inglese.

Ma come impatterebbe l’affare sui conti della Juventus? Il costo storico del giocatore – arrivato dallo Schalke 04 e con un contratto in scadenza nel 2025 – è pari a quasi 21,4 milioni di euro. Il suo valore netto a bilancio a giugno 2022 era pari a 14,8 milioni di euro, mentre alla fine di gennaio il suo valore sarà pari a oltre 11,9 milioni di euro.

Questo significa che in caso di cessione del giocatore, la Juventus potrebbe mettere a segno una plusvalenza che potrebbe andare (a seconda della cifra pattuita) da un minimo di poco più di 16 milioni di euro a un massimo di poco più di 23 milioni.

A questa cifra andrebbero poi aggiunti il risparmio su cinque mesi di ammortamento (circa 2 milioni) e di stipendio (poco più di 1,3 milioni). In questo modo, l’effetto positivo dell’operazione sui conti del club bianconero tra plusvalenza e minori costi andrebbe da un minimo di 19,3 milioni di euro circa a un massimo di 26,3 milioni di euro.