Far slittare il via libera definitivo al nuovo stadio di San Siro in attesa di capire se e quando arriverà il vincolo sul Meazza annunciato da Vittorio Sgarbi. E’ questa – scrive l’edizione milanese de La Repubblica – la strategia del Comune di Milano, dato che entro la fine di gennaio la giunta avrebbe dovuto confermare l’interesse pubblico dell’operazione voluta da Milan e Inter, vincolandola ai paletti approvati poco prima di Natale dal Consiglio Comunale.
Ogni decisione è momentaneamente congelata, perché sulla realizzazione della nuova casa dei due club pende un vincolo che potrebbe bloccare la demolizione del Meazza. Il Sottosegretario alla Cultura vuole passare dalla nomina del nuovo o della nuova soprintendente (questione di poche settimane): da qui si saprà che cosa ne sarà del vecchio impianto.
Per questo Palazzo Marino sta alla finestra: uno stop della soprintendenza sfilerebbe al Comune un dossier tanto delicato quanto, per molti versi, impopolare e problematico. Dalle squadre la conseguenza di un eventuale vincolo è già trapelata, anche senza dichiarazioni ufficiali: i club direbbero addio a Milano, virando molto probabilmente su Sesto San Giovanni.
I contrari al progetto, come ad esempio il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi, insistono per muoversi già ora senza attendere il vincolo. Monguzzi ricorda che la Asm Global, società leader nella gestione di luoghi d’incontro come stadi, arene e teatri, «si è già fatta avanti da mesi» per la gestione del Meazza. Non resta che attendere: sarà una svolta in ogni caso.