L’inchiesta legata ai conti della Juventus prosegue anche sul fronte sportivo e – secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport – si concentra sulla potenziale violazione delle NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC) con particolare riferimento alle cosiddette “manovre stipendi”.
È probabile che il pool di procuratori messo al lavoro da Giuseppe Chiné si stia concentrando proprio su quei contenuti, spartiacque chiave dell’inchiesta sportiva. Con relativi rischi: penalizzazione di uno o più punti (se la multa non dovesse bastare per la gravità degli addebiti) e la squalifica di numerosi calciatori, quelli che sottoscrissero i famosi accordi, e dei loro agenti.
In particolare, la giustizia sportiva segue la presenza di quelle famose “side letter”, documenti «occultati all’esterno della sede sociale», nient’ altro secondo i pm che garanzie di «pagamento incondizionato dell’intero stipendio» anche in caso di trasferimento del giocatore. Sono i documenti rintracciati nella perquisizione del 23 marzo di quest’anno in uno studio legale di riferimento della Juve.
E che si tratti di documenti con un certo peso lo dimostra il fatto che la procura federale ha aperto un altro fascicolo su alcuni procuratori-agenti, protagonisti delle trattative. Rischiano dunque anche loro, proprio perché queste «pattuizioni» hanno trovato posto fuori dalle sedi opportune, la Lega e la Federcalcio.