Ascolti Mondiali 2022 – Il Mondiale in Qatar non ingrana, almeno per quanto riguarda la Rai. Anche dopo il secondo turno della fase a gironi, spettatori e share non sorridono alla tv di Stato. Confrontando i match validi per i primi due turni della fase a gruppi, la tv pubblica nel 2022 ha fatto registrare spettatori per poco più 3,3 milioni in media ogni partita (con share del 22%), in calo rispetto agli oltre 4 milioni di spettatori fatti segnare da Mediaset con il Mondiale di Russia 2018 con uno share del 26,6%.
In particolare, quindi, il calo degli spettatori medi è pari al 19% per le prime due giornate della manifestazione qatariota. Ma in forte calo è anche il dato legato allo share, diminuito di circa il 16% nel 2022 rispetto al 2018. Rispetto alle gare della prima giornata, la Rai ha recuperato un po’ di terreno sull’edizione del 2018, anche a match sempre oltre i 6 milioni in prima serata (oltre 7,6 milioni per Spagna-Germania).
Il calo però è ancora evidente rispetto all’edizione precedente, anche se ricordiamo che vanno tenuti in considerazioni alcuni fattori diversi tra il torneo che si è giocato in Russia e quello attuale in Qatar. Non gli orari, simili in Italia per quanto riguarda la trasmissione delle due competizioni, accomunate anche dall’assenza dell’Italia.
A cambiare sono sicuramente i periodi dell’anno, dato che in Russia si giocò come di consueto a luglio (con le scuole chiuse e possibilità per i più giovani di seguire anche le gare del mattino e del primo pomeriggio), mentre il Mondiale in Qatar è il primo che si disputa tra novembre e dicembre. Poi, non va dimenticato l’impatto dello streaming: tra il 2018 e il 2022 l’approccio ai contenuti in live streaming è cambiato molto e una quota di pubblico si è trasferita sicuramente in questo spazio.
L’abitudine a seguire le sfide della Serie A in diretta su DAZN, l’avvento di Amazon per la Champions League e l’emergenza Covid che ha costretto per un periodo le persone in casa (“educandole” ai contenuti streaming on demand e in diretta) sono fattori che hanno fatto scivolare una parte di pubblico, non conteggiata per quanto riguarda gli ascolti in chiaro in questo caso.
Ascolti Mondiali 2022 – Tutte le partite dall’inaugurazione in poi
Infine, va sottolineato come la prima giornata dei Mondiali nel 2018 fece registrare un boom di pubblico particolare, dato che al termine della fase a gironi la media spettatori era calata a quota 3,5 milioni, con uno share del 22,4%. Insomma, se è vero che la Rai è partita più lentamente, c’è ancora spazio per recuperare e bisogna fornire alla tv di Stato le “attenuanti” dello streaming.
Al momento, gli incontri più seguiti sono stati – come detto in precedenza – quelli trasmessi in prima serata, in particolar modo quelli che hanno visto delle big protagoniste. Sulle sfide mattutine e pomeridiane è probabile che la Rai abbia scontato il fattore streaming, considerando che durante la giornata è verosimile che le gare siano state seguite in buona parte su device quali smartphone, PC o tablet.
Ascolti Mondiali 2022 – Le stime della Rai
Nonostante le attenuanti, va comunque ricordato anche come la stessa Rai abbia presentato stime nettamente superiori rispetto ai risultati raggiunti finora. L’emittente pubblica puntava a un ascolto medio di 5,5 milioni di telespettatori con una media per la prima serata di 8,5 milioni di spettatori. Le stime sono state basate su alcuni assunti, tra i quali:
- Effetto autunno: ascolto stagionale favorevole secondo la Rai;
- Effetto evento: i grandi eventi garantiscono ottimi volumi d’ascolto;
- Effetto Rai: a parità di partite, Rai raccoglie un bacino di pubblico superiore rispetto al competitor;
- Programmazione: 39 partite sulla rete ammiraglia;
- Contro programmazione: Rai 2 e Rai 3 hanno palinsesti forti sui target complementari.
Gli ascolti restano comunque un punto chiave per un broadcaster che cercherà di massimizzare la raccolta pubblicitaria dell’evento, considerando soprattutto che – rispetto a Russia 2018 con Mediaset – il Mondiale in Qatar è costato alla Rai quasi il doppio: 174 milioni di euro, che aggiungendo i costi di produzione portano il totale a circa 200 milioni.