"Le nuove guerre del calcio": il libro di Bellinazzo spiega le tensioni del mondo del pallone

Non c’è nulla di più sbagliato che considerare il calcio come un semplice gioco o come materia soltanto per le discussioni da bar. Al di sotto di quanto…

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Non c’è nulla di più sbagliato che considerare il calcio come un semplice gioco o come materia soltanto per le discussioni da bar. Al di sotto di quanto si vede sui campi, lo sport più popolare al mondo è non soltanto un grande business ma anche un terreno dove esplodono le tensioni geopolitiche tra i maggiori potentati del pianeta. Tensioni che hanno legami e stretti interessi con i grandi settori industriali e con i maggiori governi del mondo.

Sono questi alcuni tra i temi indagati da Marco Bellinazzo, storica firma de Il Sole 24Ore e uno dei massimi esperti di sportbusiness, nel suo nuovo libro “Le nuove guerre del calcio” edito da Feltrinelli. Il calcio d’altronde è lo spettacolo più seguito al mondo, si parla di miliardi di persone che non sono solo interessate a questo sport ma per le quali questo sport muove passioni al limite del viscerale. E quindi entrare nella stanza dei bottoni del calcio a livello mondiale ha un peso specifico che va ben al di là di una palla che rotola su un campo verde.

Il volume di Bellinazzo, disponibile in tutte le librerie in questi giorni, non è soltanto una bella lettura per un neofita il quale voglia approfondire questi temi in occasione del Mondiale in Qatar, una delle edizioni più discusse della storia e dove i retroscena geopolitici/economici la fanno da padroni. Ma anche da chi, come nel caso di chi scrive, si occupa quotidianamente di queste tematiche. Non sono pochi infatti gli spunti, i retroscena e le chiavi di lettura interessanti contenuti nel testo.

In questo quadro non è un caso se in questi giorni il volume in questi giorni sia presentato alla presenza, inter alia, delle maggiori autorità calcistiche italiane: a Milano per esempio sono intervenuti il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, l’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta e il presidente del Milan Paolo Scaroni, mentre a Roma hanno presenziato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, l’ad della Roma Pietro Berardi e il presidente del Coni Giovanni Malagò.

TRA GEOPOLITICA, SUPERLEGA E DIRITTI TV

Entrando nello specifico il libro utilizza uno strumento sempre utile quando si deve indagare un universo tanto vasto quale è quello del calcio e business attuale e suddivide il macro argomento su quattro temi distinti ma che infine si legano tra loro, visto che tutto si tiene all’interno dell’universo del calcio mondiale.

Si parte dai conflitti politici sottostante il mondo del pallone attuale e in questa parte del libro si affrontano tra gli altri la questione della Superlega e la sua battaglia contro la UEFA, lo scontro tra il presidente di quest’ultima Alexander Ceferin e il suo omologo alla FIFA Gianni Infantino. Ma non certo meno importante viene analizzato il tema- non foss’altro perché di strettissima attualità visti i Mondiali in Qatar- dello sportwashing, ovvero come gli investimenti nello sport possano abbellire l’immagine all’estero di uno Stato non certamente esempio di tutela dei diritti di lavoratori e minoranze di genere ed etniche.

Si prosegue poi su tematiche più prettamente economiche come quelle dei fondi di investimento, della invasione della finanza statunitense sul mercato del calcio e il tema intricato delle cripto monete. Si passa poi all’analisi dei diritti televisivi, una dei motori economi c del movimento calcistico a livello planetario.

Per poi tornare, perché appunto tutto si tiene nel mondo del calcio planetario odierno, a tematiche più politiche. Tra questi temi vengono affrontati questioni quali la rappresentanza dei tifosi nella gestione dei club e la ripartizione delle risorse tra i vari attori di questo sport.