La Rai può sorridere al via dei Mondiali in Qatar. Il comunicato di Rai Pubblicità fa emergere grande soddisfazione per gli spettatori della gara inaugurale fra Qatar ed Ecuador con 4,66 milioni di appassionati (29,5% di share) di fronte allo schermo, «segnando un +35% di amr (l’audience, ndr) rispetto alla partita inaugurale dei Mondiali 2018 trasmessa da Canale 5».
Un risultato che, scrive Il Sole 24 Ore – va oltre le previsioni, che puntavano a una media di 3,5 milioni di spettatori. Intanto, quel che emerge dalla politica commerciale è l’obiettivo di 5,5 milioni di ascolto medio a partita e 8,5 milioni in prime time su Rai 1. Significherebbe +10% di ascolto medio e +20% in prime time rispetto ai Mondiali 2018 trasmessi da Mediaset.
Anche allora non c’era l’Italia, ma il Mondiale si giocava in estate e non in questo periodo di autunno-inverno. Per quanto riguarda invece la raccolta pubblicitaria da parte della Rai, sono previsti incassi medi compresi fra 35 (la stima peggiore) e 65 milioni di euro. Nel 2018 Mediaset incassò circa 95 milioni dai Mondiali in Russia 2018. Dal canto suo l’AD Rai Carlo Fuortes ha chiarito che i Mondiali non saranno un’operazione in pareggio, ma un’operazione che andava fatta.
Le centrali media intanto dicono di guardare con attenzione a quella che è una novità. I Mondiali sono sempre andati in onda in estate e questa era una manna per i broadcaster che solitamente vendono a prezzi più bassi in quella stagione. Con i Mondiali il costo degli spot va a salire con tutto di guadagnato per le concessionarie.
Ma quello attuale è un periodo dell’anno di picco per gli investimenti pubblicitari. Gli spazi sono circoscritti e se la Rai dovesse dare la precedenza ai nuovi investimenti a target soprattutto maschile, avrà spazio anche per i clienti tradizionali? C’è il rischio – scrive il quotidiano – che gli investitori che non trovassero spazio nei palinsesti Rai potrebbero essere invogliati a emigrare sulle tv commerciali.