Il fondo Elliott – che nei mesi scorsi ha completato la cessione della maggioranza del Milan a RedBird – si prepara a fare registrare profitti per 150 milioni di dollari (150 milioni di euro al cambio attuale) dopo aver deciso di sostenere l’offerta da 15,7 miliardi di dollari da parte di Philip Morris International (PMI) per Swedish Match.
Elliott detiene una quota di partecipazione del 10,5% nella società, un’azienda svedese con sede a Stoccolma che produce prodotti a base di tabacco. Il gruppo era da mesi nel mirino di Philip Morris International, ma la presenza degli hedge fund guidati da Elliott ha rischiato di minare i piani del boss di PMI Jacek Olczak.
Il produttore di Marlboro, che per la prima volta ha fatto un’offerta per Swedish Match a maggio, è stato costretto a migliorare l’offerta iniziale dopo che i fondi attivisti hanno acquistato azioni, aumentando la sua offerta da 106 a 116 corone svedesi per azione il mese scorso.
Si è trattato di un generoso aumento di quasi il 10%, coperto in gran parte dalla forza del dollaro statunitense rispetto alla corona svedese. Ma il successo dell’intesa dipendeva dal fatto che Elliott e gli altri fondi accettassero l’offerta.
Timori che sono stati messi a tacere domenica quando il Financial Times ha svelato che Elliott aveva accettato di cedere la sua quota del 10,5%. Lunedì PMI ha dichiarato di avere un’accettazione da parte degli azionisti dell’83% e di essere sulla buona strada per raggiungere l’ostacolo del 90% da superare.