Casinò e calcio italiano, un rapporto ormai morto

C’era un tempo in cui calcio e casinò, ma anche siti scommesse, vivevano un proficuo rapporto di collaborazione in Italia, stringendo accordi importanti, basti pensare a Betclic con…

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Ronaldinho con la maglia del Milan sponsorizzata Bwin (Foto Andrea Staccioli Insidefoto)

C’era un tempo in cui calcio e casinò, ma anche siti scommesse, vivevano un proficuo rapporto di collaborazione in Italia, stringendo accordi importanti, basti pensare a Betclic con la Juventus nel 2011 o Bwin con il Milan nel 2007. I casinò online pian piano avevano conquistato il ruolo di sponsor principale sulle maglie di calcio dei più importanti club della Serie A. Nonostante un rapporto ricco di entrate, qualcosa nel corso degli anni è mutato. Per meglio dire c’è stato un avvenimento che ha cambiato totalmente lo scenario, ovvero il Decreto Dignità del 2018 voluto fortemente dal Movimento 5 Stelle e dall’allora leader Luigi Di Maio.

Questo ha fatto si che il settore del gioco nel calcio fosse bandito, costringendo le squadre a trovare altri sponsor sulle proprie divise. Uno smacco incredibile se si pensi al fatto che i casinò online sono diventati la moda del momento e moltissimi comparatori, come Slotjava.it, consigliano i migliori sui quali potersi divertire, descrivendone le caratteristiche e l’affidabilitá di quelle che posseggono una licenza ADM.

Binomio calcio-casinò, cosa cambia negli altri paesi

Certamente quello che sta vivendo l’Italia in tal senso è un qualcosa di particolare e individuale. In che senso? Semplicemente negli altri paesi europei e nei rispettivi campionati i casinò online e le agenzie di scommesse sono ancora ben radicate e le sponsorizzazioni producono enormi entrate. Basti pensare alla Premier League, al momento il campionato più spettacolare al mondo. Qui i club posseggono come main sponsor una piattaforma di gioco o bookmakers, lo stesso discorso vale anche per la Ligue 1, mentre la Liga Spagnola sta pian piano seguendo l’insegnamento italiano.

Infatti dal 2019, in Spagna, sono state introdotte delle limitazioni che vietano l’inserimento di marchi su maglie e cartellonistica riguardante il gioco online. Questo si stima abbia avuto un effetto devastante per le entrate dei club, con perdite fino a 80 milioni annui.

La decisione da parte dell’allora Governo pentastellato, in Italia, ha avuto un forte impatto sulle finanze dei club italiani, arrivando al punto di dover trovare in fretta nuovi sponsor da inserire sulle maglie, cercando di non perdere i lauti compensi.

Bilancio dopo 4 anni di Decreto Dignità

Il bilancio a distanza di ben 4 anni dall’introduzione del Decreto Dignità è sicuramente negativo. Dal 2018 in poi i casinò online hanno dovuto smettere di fare sponsorizzazioni e promozioni, specialmente con i club calcistici italiani. Si è stimato che solamente in quell’anno c’è stata una forte perdita di circa 30 milioni di euro, senza poi contare che solamente un paio d’anni dopo c’è stata la pandemia da Covid-19 che ha letteralmente messo in ginocchio il mondo intero, con la chiusura di stadi che hanno segnato l’economia del nostro sistema calcistico.

Gli effetti di tale decisione si stanno vedendo tutt’ora, con un forte ritardo da parte delle nostre squadre, in particolar modo nei confronti di club di Premier League. Le squadre inglesi ricevono milioni su milioni di sterline dai casinò online, riuscendo poi a inserirli sul mercato per rinforzare la rosa e ambire ai giocatori più importanti sul panorama calcistico mondiale. In Italia, invece, si fa fatica a trovare la giusta stabilità, risultando sempre un passo indietro e con i club in crisi che non riescono a trovare aria da respirare. Chissà cosa accadrà con l’introduzione del nuovo Governo e se verranno apportate delle modifiche alla legge attuale che caratterizza questo aspetto.