Gazidis: «Al momento giusto parlerò con RedBird del futuro»

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e l’amministratore delegato del club rossonero, Ivan Gazidis, sono intervenuti a margine dell’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio del Milan chiuso al 30…

Gazidis futuro Milan
(Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, e l’amministratore delegato del club rossonero, Ivan Gazidis, sono intervenuti a margine dell’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio del Milan chiuso al 30 giugno 2022. Un esercizio che ha fatto registrare ricavi in crescita del 14% a 297,7 milioni di euro e un rosso (in calo di circa 30 milioni rispetto al 2020/21) di 66,5 milioni di euro.

Partendo dal tema ricavi, con focus sulle sponsorizzazioni, Gazidis ha parlato così dei prossimi passi: «Abbiamo un rapporto di lunga data con Emirates e mi piace questo tipo di relazione in cui ci si aiuta reciprocamente a crescere. Sicuramente siamo in un periodo di rapida crescita commerciale come AC Milan e spero che saremo presto nella condizione di fare un annuncio», ha detto a proposito del rinnovo per lo sponsor di maglia.

Capitolo monte ingaggi, per Gazidis «siamo sempre in un processo di crescita. Ogni anno cresceremo e questo aumento dei ricavi significa che si ha più possibilità di fare il mercato in grande. I soldi sono a disposizione per investimenti sul mercato e tutte queste cose sono interrelate tra loro. La sostenibilità è alla base della nostra strategia, un circolo virtuoso, quando i ricavi crescono è possibile investire maggiormente». Un orientamento che – spiega Scaroni – resterà anche con il nuovo azionista: «L’orientamento è sempre quello della sostenibilità. Il debito va tenuto sempre sotto controllo».

La discussione si è poi spostata sul tema del rinato ministero dello Sport: «Conosco Abodi perché è stato presidente del Credito Sportivo. Avere qualcuno che ha in mente lo sport professionistico più che quello dilettantistico la considero una cosa molto positiva. Noi come Serie A siamo convinti di tenere in piedi l’intera macchina del calcio italiano, non con pochi problemi. Qualcosa abbiamo fatto già sui diritti tv con la deroga alla Melandri per i diritti internazionali, vorremmo farlo anche a livello nazionale. Avere qualcuno che ci ascolta è un passo avanti notevole», ha detto Scaroni.

Il presidente ha poi aggiunto che «se i diritti Serie A valgono un undicesimo della Premier League, questo flusso di denaro mette loro in condizioni più forti rispetto alle nostre. Questo tema non lo risolve da solo l’AC Milan, ma i contributi di RedBird sono sicuramente molto preziosi».

A proposito di RedBird, Gazidis ha sottolineato come la società di Gerry Cardinale abbia «grande competenza, ma sta anche imparando. Il calcio è diverso dagli altri sport USA, devono ascoltare e imparare per un periodo. Ma credono alla fine che ci siano molte cose che porteranno con il loro ambiente al calcio italiano. Ci sono cose che dobbiamo migliorare se vogliamo crescere, l’esperienza cambierà il futuro del Milan e del calcio italiano».

La Superlega e i problemi del calcio italiano

La Superlega si sta rilanciando nel frattempo, con le novità emerse in relazione ad A22, la società che si trova dietro il torneo, ma «per noi non è un tema all’ordine del giorno, ma restano all’ordine del giorno i problemi che sono presenti nel calcio italiano», ha detto Scaroni. Una conferma che arriva anche da Gazidis: «I problemi rimangono, la Superlega forse non è la risposta, ma il Milan è aperto a contribuire al dialogo».

Sul tema ricavi e diritti tv, Scaroni ha poi ribadito che «dobbiamo trovare anche nuove leve perché tutto non dipende dal Milan. Ho letto che lo Sheffield ultimo ha incassato più dell’Inter che è arrivata prima nel 2020/21, dobbiamo fare tante cose. Noi facciamo la nostra parte come Milan, a cominciare dallo stadio, e sono sicuro che se tutti gli impianti in Italia fossero belli come quelli inglesi i diritti sarebbero superiori. Un pezzo è in mano nostra e uno in mano alla Lega, bisogna fare entrambe le parti per arrivare ai famosi 500 milioni di ricavi sperati».

Gazidis è poi intervenuto sul tema mercato, con un discorso generale sul modello Milan: «Vorrei dire che il Milan rimane uno dei più grandi marchi nel calcio. Ci sono diverse leve, oltre a quella commerciale anche lo stadio e le prestazioni sul calcio. Queste cose richiedono esperienza ed equilibrio, perché se si va troppo veloce da un lato, si scompensa dall’altro. La crescita dei ricavi senza prestazioni sul campo non porta a nulla. Ci sono rischi nell’essere troppo conservativi e altri nell’essere troppo aggressivi, qui entra in gioco l’esperienza. D’altra parte, se si è troppo aggressivi pensando di basare il proprio modello sul player trading e si valuta di creare un monte ingaggi sulla base di queste presunzioni che poi non si rivelano esatte, a quel punto si mette in pericolo l’equilibrio della società. Quello che si vuole ottenere è la crescita in tutte le aree».

Gazidis e i piani dopo la scadenza del contratto

In chiusura, Scaroni ha parlato della possibilità di arrivare al pareggio di bilancio nel prossimo futuro: «Non so se arriveremo al pareggio il prossimo anno, ma ci avvicineremo. Progetto fondi in Serie A? Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse ma il tema non è andato all’ordine del giorno ancora».

In ultima battuta, l’amministratore delegato Gazidis ha risposto a una domanda di Calcio e Finanza sul proprio futuro, dal momento in cui il contratto del dirigente è in scadenza al 5 dicembre: «Per me la cosa più importante è il progetto, il valore di questo progetto che non dipende da singoli individui, ma da un team coeso che possa lavorare in modo efficiente. Come CEO sento la responsabilità di un progetto che possa funzionare nel modo corretto. Poi al momento giusto discuterò con RedBird del mio futuro e di conseguenza ci sarà un annuncio in merito».