«In questi mesi ho visto molta sintonia tra le società e anche con la FIGC. Lo dimostra anche la riunione che abbiamo avuto oggi sulle licenze nazionali. Stiamo lavorando tutti insieme per migliorare il calcio italiano». Ha esordito così il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, a proposito del futuro del calcio in Italia e del tema riforme.
«È un anno particolare, l’anno dei Mondiali, in più per la prima volta con una pausa molto lunga a Natale. Sicuramente bisogna lavorare sulle infrastrutture, sul tema dell’ordinamento dei campionati, mi riferisco al collegamento tra le diverse serie e al numero di squadre professionistiche, che in Italia è molto molto alto. Va data maggior continuità alla filiera dai più giovani alla Serie A», ha aggiunto parlando ai margini del Gran Galà del Calcio.
Poi, una battuta di Casini sulle dichiarazioni di Tare a proposito dello stato di salute economico-finanziario di club come Inter, Juventus e Milan, definite “tecnicamente fallite” dal dirigente: «Mi sembra una dichiarazione eccessiva. Il sistema serve per poter controllare i conti, ne abbiamo parlato anche oggi, quindi direi che dobbiamo forse guardare avanti e non indietro».
Poi, a proposito dei diritti tv della Serie A, Casini ha spiegato: «E’ prematuro indicare soglie» sull’ammontare degli introiti dei contratti per il prossimo triennio, ma «l’interesse per il calcio italiano è sempre molto alto. L’Italia produce talenti e quindi l’interesse è molto elevato».
Sul fronte dei diritti tv «siamo in mezzo a un ciclo che terminerà nel 2024. Per la parte italiana abbiamo approvato un’ipotesi di bozza alternativa che verrà discussa con le autorità competenti, che dovranno esprimere un parere per tentare di avere il bando un po’ in anticipo rispetto al triennio precedente». Per i diritti esteri, ha concluso Casini, «siamo in una fase di ciclo e si sta ragionando sull’organizzazione della Lega per capire se attivare la media company come strumento più efficiente per svolgere queste funzioni».