Football Affairs mercato Serie A – Mai come quest’anno il mercato appena chiusosi ha dato un comune denominatore a tutti i top team della Serie A: la prudenza.
Vuoi per strategia gestionale o per semplice necessità ma anche per lungimiranza, tra le fila dei dirigenti delle grandi squadre del nostro campionato è prevalsa la via della cosiddetta “sostenibilità” economica.
Sostenibilità economica che in alcuni casi ha toccato punte di virtuosità quando si è scelto di non appesantire i bilanci con negoziazioni fatte oggi che impatteranno sui conti di domani.
Football Affairs mercato Serie A – le scelte di Juve, Milan e Inter
Analizzando meramente le scelte economiche, senza entrare nel merito delle valutazioni sportive che non spettano a questa testata – e che in ogni caso sarà il campo a decretare – la Juventus pare essere il club che si sia mosso con maggiore capacità gestionale: la cessione di De Ligt (e la plusvalenza che ne ha comportato) unito al risparmio sull’ingaggio del “sostituto” Bremer ne sono una lampante dimostrazione.
Approccio diverso invece quello del Milan dove non vi sono state partenze importanti che hanno generato cassa ma l’acquisto più significativo, quello del talento belga De Ketelaere, è stato voluto fortemente e rincorso a lungo per rispondere al nuovo mantra della società: investire su giovani talenti in grado di fornire una grande prospettiva.
In casa Inter si è dovuto, giocoforza, proseguire sul “sentiero stretto” che la società sta perseguendo da tempo, ossia portare avanti il percorso di risanamento dalle perdite da un lato e mantenere una squadra competitiva dall’alto. Una via difficile ma che, grazie anche alla visione di Marotta, pur non avendo potuto portare a casa grandi colpi di mercato, ha permesso di far quadrare un po’ meglio i conti, ad esempio con le plusvalenze incassate grazie a Casadei e Pinamonti.
Football Affairs mercato Serie A – le romane, il Napoli e la Dea
Passando in rassegna le scelte dei due club della Capitale, da un lato la Lazio deve il suo impatto negativo a bilancio per i riscatti obbligatori i quali, tuttavia, non sembrano causare troppi pensieri nella gestione attenta del club guidato da Lotito.
La Roma ha trovato un giusto equilibrio tra esaudire i desideri di Mourinho (difficile non accontentare l’allenatore che ha riportato un trofeo in bacheca dopo anni) e la sostenibilità finanziaria necessaria per i conti della famiglia Friedkin che ha investito milioni nel club a più riprese (da ultimo il necessario delisting da Piazza Affari).
Infine Napoli e Atalanta che hanno portato avanti, anche in questa sessione di mercato, una ferrea logica di attenzione al bilancio.
Il Football Affairs della settimana, a cura del Direttore Luciano Mondellini, fa il punto sulla chiusura del mercato, le scelte dei club e pone il quesito che si muove nel retrocranio di ogni tifoso: le scelte economiche oculate e le rose di giocatori che hanno comportato permetteranno ai club di competere nell’agone europeo?