PSG e Marsiglia sono finiti nel mirino della UEFA per quanto riguarda il rispetto delle norme del Fair Play Finanziario. Come riportato da L’Equipe, nei giorni scorsi l’organo di controllo UEFA ha inviato un “settlement agreement” alle due società (sanzioni graduate nel tempo) che saranno impegnate nella prossima edizione della Champions League.
Si tratta di sanzioni economiche che potrebbero trasformarsi in sportive qualora i due club non rientrassero nei paletti nelle prossime stagioni. Negli scorsi mesi PSG e OM, oltre a una trentina di club europei, hanno dovuto rispondere a una «richiesta di informazioni aggiuntive» da parte della UEFA. I fascicoli dei club francesi (e di un’altra dozzina di club in Champions) non hanno convinto, da qui la decisione di procedere con un settlement agreement.
I due club possono comunque rifiutare questo accordo della durata di più stagioni (devono dare la loro risposta la prossima settimana), pena il rischio di sanzioni più pesanti nel prossimo futuro. Al PSG hanno confermato di essere oggetto di questo accordo, ma il club della capitale «disapprova le analisi» fatte dagli esperti UEFA e crede che sia possibile cambiarle, opzione complicata.
Da Parigi si crede che il calcio francese sia stato svantaggiato: «Nessun altro aveva accordi con Mediapro (il gruppo sino-spagnolo protagonista del caos sui diritti tv in Francia). C’è stata l’interruzione del campionato (ad aprile 2020, a causa del Covid-19) e la Ligue 1 ha oneri sociali molto più alti che altrove». Resta il fatto che il PSG, se accetterà questo accordo, dovrà tornare molto rapidamente in retta via, pena l’esposizione a sanzioni sportive che possono arrivare fino all’esclusione dalle competizioni europee.