Quanto sono costati i club ai soci tra il 2011 e il 2021? Quel che è certo è che nessuna società europea ha pesato sui suoi proprietari più dell’Inter. Moratti, Thohir e Zhang in un decennio hanno tirato fuori complessivamente 997 milioni di euro. Cento milioni in media a stagione, tramite aumenti di capitale, versamenti conto capitale e prestiti soci.
L’analisi è stata sviluppata da La Repubblica sulla base di dati Swiss Ramble, e vede al secondo posto l’altra milanese, il Milan, a quota 915 milioni di euro. Sul podio si trova anche il Chelsea che fu di Roman Abramovich a quota 791 milioni di euro. La graduatoria prosegue con il Manchester City (773 milioni) e il Paris Saint-Germain (511 milioni).
La Juventus è settima in graduatoria, sotto l’Everton, con 417 milioni. Ma se l’indagine tenesse conto della stagione 2021/22 i bianconeri guadagnerebbero posizioni: nella stagione da poco conclusa Exor e soci hanno versato 400 milioni per un nuovo aumento di capitale. Di seguito la top 10:
- Inter – 997 milioni
- Milan – 915 milioni
- Chelsea – 791 milioni
- Manchester City – 773 milioni
- PSG – 511 milioni
- Everton – 506 milioni
- Juventus – 417 milioni
- Leicester City – 383 milioni
- Arsenal – 239 milioni
- Atletico Madrid – 170 milioni
Le tre società i cui soci hanno speso di più sono anche quelle che hanno vinto tutti i titoli in Serie A nel decennio considerato. Andando indietro fino al 1992, la serie è interrotta solo da Lazio e Roma. Nell’era Zhang, fra il 2015/16 e il 2020/21, la proprietà ha pompato in cassa 553 milioni, quasi sempre con prestiti soci. È più della somma di quanto speso da Moratti (175 milioni) e Thohir (275) nei cinque anni precedenti.
Per il Milan, l’impennata si è avuta nel 2018 con l’ingresso del fondo Elliott, che in quattro stagioni ha immesso 658,8 milioni. Il report non tiene conto dell’indebitamento dei club, né degli importi spesi per l’acquisto delle quote societarie, ma solo dei soldi spesi per ripianare perdite, che sono state ingenti nel calcio italiano.
Nel decennio in esame, l’Inter ha infatti sempre chiuso i bilanci in rosso, bruciando 762 milioni. L’unica stagione in attivo è stata il 2013/14, grazie a entrate straordinarie per 139 milioni che corrispondevano alla «plusvalenza da conferimento dei diritti tv», sponsor e marchio a Inter Media and Communication S.r.l.. Tutti bilanci in rosso anche per il Milan, con perdite complessive in dieci anni per 872 milioni. Per la Juve, che dal 2014 al 2017 era riuscita a tenere i conti in ordine, i guai sono cominciati nel 2018. In un decennio, a conti fatti, ha perso 381 milioni. Per tutti i club l’anno peggiore è stato il 2020/21, causa Covid.