«Farò lo stadio. Come ho già costruito il centro sportivo che tutti ci invidiano». Non usa giri di parole il patron della Lazio, Claudio Lotito, parlando dell’impianto che ospiterà i biancocelesti in futuro. Lotito ne ha parlato con il sindaco Gualtieri e – come riporta il Corriere dello Sport – sul tavolo è presente la possibile ricostruzione del Flaminio, struttura nel cuore del popolo laziale.
Le possibilità ad ora sono ridotte, ma Lotito proverà a superare tutti gli ostacoli, compresi i vincoli che appartengono alla famiglia Nervi. La Lazio, da parte sua, fisserà tre condizioni indispensabili: una capienza da 35-40mila posti, una copertura per lo stadio, un garage multi-piano da 5mila posti auto da creare nella zona limitrofa dello stadio.
Qui subentrano i primi nodi importanti da sciogliere, perché il Flaminio è coperto solamente nella zona della tribuna centrale e non può essere “alzato” di molti metri. Questo significherebbe guadagnare poca capienza rispetto ai 25mila posti garantiti dell’impianto, quando era utilizzato per il rugby.
Se non cadranno certi vincoli, a cadere sarà l’interesse della Lazio nei confronti di questa possibilità. Ultimatum per ora non ce ne sono, e il sindaco proverà a sensibilizzare la famiglia Nervi sul tema. La Lazio presenterà il progetto entro settembre e se non sarà compatibile con il Flaminio, Lotito lo porterà avanti per un’altra area urbana non ancora identificata. Una sola cosa è certa: al Flaminio o altrove, lo stadio della Lazio si farà.