Il presidente del Milan Paolo Scaroni ha rilasciato una lunga intervista a “La politica nel pallone”, trasmissione in onda su Gr Parlamento condotta da Emilio Mancuso. Il numero uno del club rossonero è stato intervistato nell’occasione da Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport, da Andrea Di Caro, vice direttore de La Gazzetta dello Sport e da Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza.
Il presidente del Milan ha esordito commentando il risultato sportivo più importante, la conquista dello Scudetto: «Io mi ponevo come obiettivo di arrivare quarto, quindi tutto quello che era di più era guadagnato. Vincere lo Scudetto è stata una cosa bellissima, un’emozione incredibile per tutti noi».
«Il nostro sogno nel cassetto – ha aggiunto a proposito degli obiettivi futuri – è di fare bene in Champions, passare almeno il primo turno e riportare il Milan a competere come in passato. Non dico vincerla, ma fare meglio».
Scaroni ha parlato anche del fondatore di RedBird, Gerry Cardinale: «Gerry Cardinale mi ha fatto un’eccellente impressione. E’ una persona molto simpatica e un super esperto di sport, sa trattare nel mondo dello sport come pochi altri. Si pone degli obiettivi molto ambiziosi, con il suo fondo in generale e in particolare con questa acquisizione del Milan. Ora è negli USA, rientra a Milano in luglio e penso di vederlo in quell’occasione».
Poi, a proposito dei tanto discussi ritardi del Milan in sede di mercato, ha aggiunto: «Il cambio di proprietà ha ritardato tante cose, ma tutto questo in un clima idilliaco di rapporti. Non mi preoccupo del tema Maldini-Massara, si raggiungerà un accordo e questa coppia continuerà con noi nei prossimi anni».
Parlando del CdA del futuro del club rossonero, Scaroni ha confermato quanto anticipato da Calcio e Finanza in questi giorni: «Ci stiamo avviando verso una soluzione con Elliott presente nel CdA con almeno due consiglieri, mi auguro che resti Gordon Singer e che ci sia una continuità con il vecchio board. Siamo sicuri di poter continuare a disporre di Ivan Gazidis fino alla scadenza del suo attuale contratto, alla fine di novembre. Poi Cardinale mi ha proposto di rimanere presidente e io per il momento gli ho detto che voglio capire l’evoluzione complessiva del quadro, ma sarei ben contento di continuare, non ho preoccupazioni».