Il Brasile sta cercando di riuscire in quello in cui i top club europei hanno fallito. Nel Paese diverse società stanno portando avanti il progetto per la creazione di una “Superlega”. Sebbene al momento non sia stata raggiunta una piena intesa, ci sono club interessati a creare una competizione unica alla quale prenderebbero parte in pochi.
Le discussioni sono in corso, e hanno subito qualche rallentamento a causa della formazione di due fazioni all’interno dei 25 club che stanno lavorando per il futuro. In particolare, un gruppo di otto club avrebbe dato vita a una seconda ala distaccata.
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Nel nuovo blocco, alcuni dei club coinvolti sarebbero: Atletico Mineiro, Fluminense, Internacional, Athletico e America Mineiro. Le persone coinvolte cercheranno di dare vita a uno statuto per stabilire le basi dell’organizzazione. «Vogliamo essere un blocco che pensa al calcio brasiliano in modo razionale e non radicale, pensando a un buon prodotto, pensando a un campionato del futuro» , ha dichiarato Adson Batista, presidente dell’Atlético Goianiense.
Un’altra delle missioni di questo nuovo blocco – sottolinea As – sarebbe quella di tenere colloqui con alcuni club del blocco precedente, composto da Flamengo, Vasco, Botafogo, Corinthians, Palmeiras, Santos e San Paolo, tra gli altri. Tutti questi club concordano sul fatto che prima di stabilire alcune basi, debba essere definita la distribuzione dei ricavi.
La proposta che esiste all’interno di questa nuova lega chiusa sarebbe quella di ampliare dibattiti su governance, diritti televisivi, diritti legislativi e commerciali. Adson Batista è stato uno dei volti più in mostra. «Siamo aperti al dialogo. Ma abbiamo bisogno di flessibilità da tutte le parti. Il nostro gruppo è flessibile, vuole discutere», ha concluso.