Ceferin: «Finale Champions femminile a Torino? Nessun favore, abbiamo pagato»

E’ andata in scena nella serata di ieri la finale della Champions League femminile, che ha visto il Lione prevalere sul Barcellona con un netto 1-3. Tutte le reti sono…

Ceferin finale Champions femminile Torino
(Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

E’ andata in scena nella serata di ieri la finale della Champions League femminile, che ha visto il Lione prevalere sul Barcellona con un netto 1-3. Tutte le reti sono state siglate nella prima frazione di gara, con le francesi che hanno chiuso il discorso nella prima mezz’ora e le spagnole che sono riuscite a riaprire la gara grazie a una rete del Pallone d’Oro Putellas, comunque non abbastanza per ribaltare le sorti della sfida.

Il match è andato in scena all’Allianz Stadium di Torino e tra i presenti c’era anche il numero uno della UEF, Aleksander Ceferin, che ha parlato così ai microfoni di Sky Sport a proposito dell’evoluzione del calcio femminile e del fatto che il trofeo è stato assegnato proprio nello stadio in cui gioca il club presieduto da Andrea Agnelli.

«Lo sviluppo del calcio femminile è molto veloce. Abbiamo investito molto nell’educazione e in altre risorse, ma per la UEFA tutti gli aspetti di sviluppo del calcio sono importanti. Il calcio femminile è molto importante, ma allo stesso modo anche il calcio giovanile. Il calcio sta diventando una cosa grande, così come quello femminile: se paragoniamo il calcio femminile di oggi con quello di cinque anni fa, oggi è davvero un altro sport», ha esordito Ceferin.

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E ancora sulla promozione del calcio femminile: «Eventi come quello di oggi, la finale di Champions femminile, la centralizzazione dei diritti, investire denaro nella formazione di ragazze e degli allenatori ci permette di promuovere il calcio al femminile negli stati in cui non è così sviluppato. Basti pensare che dieci anni fa c’erano parti d’Europa in cui si pensava che le donne non potessero giocare a pallone e che il calcio fosse solo per gli uomini».

Infine, una battuta su Torino e sul fatto se la cerimonia all’Allianz – casa della Juventus di Agnelli – avesse un valore particolare: «No, per me no. Abbiamo deciso di far disputare la finale di Champions League a Torino, e abbiamo pagato per lo stadio. Sicuramente non si fa un favore a nessuno, e quindi stasera è il nostro stadio. E non ho nessun coinvolgimento emotivo».