Inter e Milan, possibile il "divorzio" sul nuovo San Siro

Questa sera andrà in scena il derby di Coppa Italia tra Inter e Milan, sfida valevole per la semifinale di ritorno della competizione. Il big match di San Siro, che…

Sesto scontro sindaci

Questa sera andrà in scena il derby di Coppa Italia tra Inter e Milan, sfida valevole per la semifinale di ritorno della competizione. Il big match di San Siro, che ospiterà 75mila spettatori, vale la finale del torneo con Juventus o Fiorentina e – potenzialmente – un titolo che all’Inter manca da 11 anni e al Milan da 19.

La sfida di andata, terminata 0-0, ha dato il via alla serie di sette partite consecutive con la porta inviolata per la formazione di Stefano Pioli: «Sorprendente, visto il nostro gioco offensivo, ma molto importante», secondo l’allenatore rossonero. Simone Inzaghi, invece, pensa alla regola dei gol in trasferta che valgono doppio e che possono svantaggiarlo: «Forse si poteva cambiare subito, come nelle coppe europee».

Le due società milanesi, allo stesso tempo, sono sempre al lavoro sul progetto per il nuovo stadio di Milano. Tuttavia – sottolinea La Repubblica nella sua edizione odierna -, se le difficoltà politico-burocratiche dovessero indurre all’abbandono del progetto San Siro, il Milan potrebbe anche valutare di tagliare il legame con l’Inter e di studiare uno stadio di sua totale proprietà, così da non dividere più le spese, ma soprattutto i ricavi. Alla valutazione non è estranea la trattativa per la cessione della società tra il fondo statunitense Elliott e il fondo arabo Investcorp.

Il divorzio tra Milan e Inter potrebbe essere accelerato dalla natura del fondo arabo, specializzato in investimenti nel settore immobiliare, e affascinato dall’ipotesi di rimanere a San Siro, spostando il centro sportivo da Milanello all’interno del parco di Trenno. Per ora il progetto nuovo San Siro – presentato ormai quasi tre anni fa – è stato rallentato dalle richieste del sindaco Sala. La consultazione cittadina rischia di portare a un referendum congiunto con le politiche dell’estate 2023.

In virtù della situazione, è avanzata la possibilità di costruire il nuovo stadio nel comune di Sesto San Giovanni, nelle ex aree Falck, ma la proprietà cinese di Suning non pare avere la stessa urgenza di Elliott, che ha prenotato la seconda qualificazione alla Champions e ha risanato il bilancio del club rossonero.