Plusvalenze, la difesa Juve: al centro le valutazioni

Come si stabilisce il valore di mercato di un calciatore? In base a cosa viene determinato se il prezzo di un cartellino sia congruo oppure esagerato? La Juventus, una delle…

Juventus difesa plusvalenze

Come si stabilisce il valore di mercato di un calciatore? In base a cosa viene determinato se il prezzo di un cartellino sia congruo oppure esagerato? La Juventus, una delle undici società coinvolte sul caso delle plusvalenze, sarà ascoltata nel corso della giornata di giovedì 14 aprile, in collegamento video a distanza.

All’audizione saranno presenti gli avvocati del club bianconero e non si esclude l’intervento di qualche dirigente coinvolto, sottolinea l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. È quasi certo che, al centro del dibattito, ci sarà il metodo con cui la Procura Federale ha stabilito il valore corretto, o presunto tale, dei calciatori oggetto di plusvalenza.

Una delle operazioni più contestate dalla Procura è quella relativa al trasferimento di Pablo Moreno, talento spagnolo ceduto al Manchester City per la cifra di 10 milioni di euro, in uno scambio che ha portato a Torino Felix Correia per un prezzo simile. Secondo la Procura, Moreno non vale più di 2 milioni, identificato negli atti come “valore rettificato” o “valore con parametri”.

La Procura si è basata su criteri come età, ruolo, numero di presenze e storia dei trasferimenti. Un sistema di valutazione che verrà contestato dalla Juve, ritenendo che un calciatore, soprattutto se di giovane età, non debba essere valutato attraverso questi parametri, valutando come più opportuni criteri come il talento e i margini di crescita che sono difficilmente quantificabili. Tanto più se si considera che per i trasferimenti sotto indagine c’è stato il via libera della Covisoc, la Commissione di Vigilanza della FIGC.

Un pensiero che non potrà essere condiviso da Fabio Paratici, ex direttore sportivo dei bianconeri, e qui si giocherà la grande partita: ci si chiede se l’impalcatura costruita dalla Procura possa reggere in primo grado, con la sentenza attesa per venerdì, e in secondo grado alla Corte sportiva d’appello della FIGC. Qui prenderà forma anche l’ennesima svolta di un anno agitato, forse il più tormentato della presidenza Andrea Agnelli.