La pandemia Covid ha pesato per oltre un miliardo di euro sui ricavi dei club tedeschi nelle stagioni 2019/20 e 2020/21, secondo quanto riportato dalla Bundesliga nel report economico legato alla stagione 2020/21. I ricavi complessivi dei 36 club club della Bundesliga e della Bundesliga 2 sono scesi a 4,05 miliardi nell’ultima annata, con un impatto rilevante soprattutto sulla biglietteria considerando le entrate scese dai 650 milioni del 2018/19 ai 35 milioni della scorsa stagione.
Le entrate complessive generate dai 18 club della Bundesliga sono diminuite di oltre l’8,5%, da 3,8 miliardi di euro a 3,47 miliardi di euro, con 14 club che hanno registrato un fatturato di oltre 100 milioni di euro. I ricavi dalla vendita dei biglietti sono crollati a 22,4 milioni di euro, mentre i ricavi da trasferimenti sono diminuiti di quasi 126 milioni di euro. Al contrario, le entrate dai diritti tv sono aumentate a un nuovo massimo storico di 1,66 miliardi di euro nell’ultimo anno del contratto per il periodo dei diritti nazionali dal 2017/18 al 2020/21.
Dal punto di vista dei costi, per la prima volta da quando la Bundesliga ha iniziato a pubblicare il suo rapporto economico nel 2006, nel 2020/21 la spesa dei club è diminuita rispetto all’anno precedente. Complessivamente, la spesa totale dei club è stata di 3,76 miliardi di euro, circa 200 milioni in meno rispetto alla stagione precedente. I risparmi sono stati realizzati in diversi ambiti: la spesa per trasferimenti è stata inferiore di 118 milioni di euro rispetto all’anno precedente, la spesa per le operazioni di gara è diminuita di 89 milioni di euro, mentre le altre spese – che comprendono principalmente le spese di amministrazione, pubblicità, materiali e operazioni – è diminuito di 135 milioni di euro. Tuttavia, gli stipendi di giocatori e allenatori sono rimasti la voce di costo più grande, raggiungendo il nuovo massimo storico di 1,57 miliardi di euro nel 2020-21. Nel frattempo però i club continuano a investire sul proprio futuro sportivo: la spesa per le accademie non è mai stata così alta, salendo di circa il quattro per cento a 161 milioni di euro.
Nonostante i minori costi, la Bundesliga ha chiuso la stagione 202021 con un risultato netto cumulato negativo pari a 288,4 milioni di euro, rispetto alla perdita di 155 milioni del 2019720. Cinque club hanno tuttavia registrato un utile nonostante il notevole impatto della pandemia. L’EBITDA è stato in media di 23,8 milioni di euro per club e 428,1 milioni di euro in totale, con 15 dei 18 club hanno riportato un EBITDA positivo.
A livello di patrimonio, 14 dei 18 club hanno riportato un patrimonio netto positivo al 30 giugno 2021, rispetto ai 15 dell’anno precedente. Sebbene il patrimonio netto sia diminuito del 7,6% su base annua, la media di 89 milioni di euro per club è la quarta cifra più alta nella storia della Bundesliga. Il patrimonio netto è infatti sceso di 131,8 milioni di euro a 1,6 miliardi di euro, mentre i debiti dei club sono aumentati di 117,6 milioni di euro passando da 1,8 a 1,9 miliardi di euro.
Il calcio professionistico tedesco rimane uno dei principali contribuenti. La scorsa stagione i 36 club hanno pagato 1,3 miliardi di euro di tasse e imposte alle autorità finanziarie e agli istituti di previdenza sociale (2019-20: 1,4 miliardi di euro). Tuttavia, l’impatto delle partite giocate a porte chiuse è evidente anche nel numero di persone impiegate direttamente e indirettamente in Bundesliga e Bundesliga 2, che è temporaneamente sceso di circa il 50 per cento a 26.183 (2019-20: 52.786). Il numero dei dipendenti indiretti, che solitamente lavorano principalmente nello stadio nei giorni di partita (ad esempio nella sicurezza o nella ristorazione), è diminuito da solo di circa l’80 per cento.