Dal 1° aprile addio graduale al green pass: ecco cosa cambia

Da lunedì 28 marzo 2022 l’Italia è tutta bianca, Sardegna compresa. Finisce l’era dei colori delle Regioni, legata all’emergenza Covid. Da venerdì 1° aprile il green pass non sarà più…

Green pass, che cosa cambia dall'1 maggio
(Photo Samantha Zucchi Insidefoto)

Da lunedì 28 marzo 2022 l’Italia è tutta bianca, Sardegna compresa. Finisce l’era dei colori delle Regioni, legata all’emergenza Covid. Da venerdì 1° aprile il green pass non sarà più necessario per andare dal parrucchiere, in banca, negli uffici pubblici. Stop al certificato verde anche sui mezzi pubblici, nei ristoranti all’aperto, nei musei, nei centri termali e culturali.

Resta invece il green pass base per accedere ai luoghi di lavoro. Tutto questo fino al 30 aprile: dal 1° maggio l’addio al Qr code che attesta il vaccino, la guarigione o il tampone negativo anti-Covid sarà definitivo per tutti, anche sui luoghi di lavoro.

È il risultato della fine dello stato di emergenza, che scatta il l 31 marzo 2022, e delle misure adottate dal Governo con il decreto legge 24/2022, in vigore da venerdì 25 marzo.

Green pass, che cosa cambia dal 1° aprile

L’uscita di scena del green pass sarà graduale. Fino al 30 aprile resta ancora obbligatorio il green pass rafforzato (ottenuto cioè con il ciclo vaccinale completo o con la guarigione) per una serie di attività al chiuso, dalle piscine ai convegni, dalle feste alle discoteche.

Basterà invece il green pass base (ottenuto anche con un tampone negativo nelle ultime 72 ore se molecolare o 48 ore se antigenico) per accedere a mense, ristoranti al chiuso, concorsi pubblici, eventi sportivi all’aperto, aerei, navi, traghetti e treni.

Servirà ancora fino al 31 dicembre il green pass “super-rafforzato” – ottenuto con dose di richiamo obbligatoria o con tampone in aggiunta al green pass rafforzato – per l’accesso dei visitatori nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali.

Green pass base, dove serve esibirlo dal 1° aprile

Dal 1° aprile al 30 aprile 2022, il green pass base, cioè ottenuto con vaccinazione, guarigione o tampone, è necessario per accedere a:

  • concorsi pubblici;
  • mense e catering;
  • ristorazione al banco o al tavolo, al chiuso, esclusi i servizi di ristorazione all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati ai clienti lì alloggiati;
  • corsi di formazione pubblici e privati;
  • colloqui visivi in presenza con i detenuti, all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori;
  • partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono all’aperto.

Dal 1° aprile 2022 il green pass base non sarà più obbligatorio per accedere ai seguenti servizi:

  • accedere a uffici pubblici, banche, poste ed esercizi commerciali
  • accedere in scuole, servizi educativi per l’infanzia e università;
  • viaggiare su aerei, navi e traghetti per trasporto interregionale, treni interregionali, Intercity, Alta velocità;
  • viaggiare su autobus che collegano più di due regioni o adibiti a servizi di noleggio con conducente.

Green pass base, obbligo sul lavoro

Dal 1° aprile e fino al 30 aprile 2022 il green pass base continuerà ad essere obbligatorio per i lavoratori pubblici e privati per poter accedere al lavoro. I lavoratori privati senza green pass potranno continuare a essere sostituiti fino al 30 aprile 2022.

L’obbligo di green pass base è anche per i magistrati che accedono agli uffici giudiziari.

Green pass rafforzato, dove serve averlo dal 1° aprile

Dal 1° aprile e fino al 30 aprile 2022 servirà avere il green pass rafforzato, he si ottiene cioè con vaccinazione anti-Covid o guarigione, per accedere a:

  • piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività al chiuso, spazi adibiti a spogliatoi e docce, esclusi gli accompagnatori delle persone non autosufficienti per età o disabilità;
  • convegni e congressi;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le attività al chiuso, esclusi i centri educativi per l’infanzia (compresi i centri estivi), e le relative attività di ristorazione;
  • feste, conseguenti e non conseguenti alle cerimonie civili o religiose, ed eventi simili al chiuso;
  • sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • sale da ballo, discoteche e locali assimilati;
  • spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive al chiuso.