Prende il via questa mattina la caccia al nuovo presidente della Lega Serie A. I rappresentanti dei 20 club si incontreranno per la prima volta per discutere su chi dovrà succedere al dimissionario Paolo Dal Pino. Praticamente impossibile che si arrivi a una soluzione già nella giornata di oggi, che avrà come obiettivo quello di trovare una convergenza sul profilo del nuovo presidente.
E su questo – scrive La Gazzetta dello Sport – gran parte delle società ha già le idee molto chiare: si punta infatti a un politico che, in un momento come quello che sta passando il calcio, sia in grado di farsi ascoltare a Palazzo Chigi e dintorni, per intervenire al più presto sul tema ristori o sulla capienza degli stadi, ma anche sulla modifica della legge Melandri sulla commercializzazione dei diritti tv.
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Per questo motivo nelle ultime ore sono circolati i nomi di Pier Ferdinando Casini (che ha successivamente smentito) e Angelino Alfano, entrambi appassionati ed esperti del mondo calcistico, ma sono stati fatti i nomi anche di Walter Veltroni e Roberto Maroni. Da regolamento l’assemblea elettiva può rimanere aperta per un massimo di 45 giorni (servono 14 voti su 20 nelle prime due e 11 dalla terza), trascorsi i quali scatterà il commissariamento da parte della FIGC.
Ma in questo caso un’altra questione mette fretta alla Serie A: entro il 15 febbraio la Lega dovrà adeguare il proprio Statuto ai principi informatori FIGC, altrimenti rischia comunque il commissariamento. La prossima assemblea non si terrà prima di sette giorni e la data giusta potrebbe essere proprio il 15, anche se pure tra gli elettori resistono correnti che vanno in direzioni diverse.
Tra queste, quella del patron della Lazio Claudio Lotito che continua a proporre per la presidenza il consigliere indipendente Gaetano Blandini, direttore generale della Siae dal. Su di lui ci sono parecchi dubbi, a partire da un possibile conflitto d’interessi. Lo Statuto della Lega richiede la totale indipendenza del presidente rispetto ai club associati, mentre la Siae dal calcio ogni anno incassa parecchi soldi, prima di tutto dalla biglietteria, ma pure dalle canzoni che si ascoltano allo stadio.