La Juventus darà una sforbiciata al monte ingaggi. Lo riporta Tuttosport, parlando della strategia del club bianconero in direzione di una sostenibilità mancata negli ultimi anni. Il piano è più ampio delle situazioni dei singoli calciatori – Paulo Dybala su tutti – e dice che se i ricavi soffrono di una forte contrazione, allora anche i costi devono necessariamente essere ridimensionati.
Quelli legati agli ingaggi – stimati da Calcio e Finanza in circa 170 milioni nel 2021/22 per i bianconeri – sono tra i più sanguinosi, per questo l’amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene è sempre così netto quando parla di rinnovi. Questo non significa necessariamente passare per un ridimensionamento, ma anche “tagliare” stipendi importanti e non giustificati dalle prestazioni sul campo, come quello di Aaron Ramsey (per fare un esempio).
Tagliare gli stipendi – aggiunge Tuttosport – significa inoltre fare spazio per altri calciatori, poiché la Juventus ha in testa di continuare a rafforzarsi e lo stesso Allegri ha parlato della volontà di tornare a lottare per lo Scudetto nel giro di uno o due anni.
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Ovviamente, il tema rinnovi non può non tenere conto della situazione portata dall’emergenza sanitaria e dalla necessità di mettere in sicurezza i conti societari. La tendenza sarà dunque quella – sempre facendo dei distinguo tra le varie situazioni – di rinnovare gli accordi senza aumenti e, ove possibile, addirittura tagliando.
L’ideale, al termine del prossimo mercato estivo, sarebbe quello di aver contenuto gli ingaggi di almeno il 15%. Un risultato che consentirebbe di tenere la situazione sotto controllo e di rilanciare più avanti gli investimenti appena il settore calcio dovesse dare nuovi segnali di ripresa e i ricavi dovessero tornare a crescere.