Svolta storica: il ManCity supera lo United nei ricavi

La Manchester dell’era Ferguson, tutta in rosso per lo United, non c’è più. Ora la città inglese è di dominio del City di Guardiola e degli sceicchi, che hanno preso…

I giocatori del Manchester City esultano in un derby con lo United (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

La Manchester dell’era Ferguson, tutta in rosso per lo United, non c’è più. Ora la città inglese è di dominio del City di Guardiola e degli sceicchi, che hanno preso possesso della rivalità e non sembrano intenzionati a mollare il trono. Anche dal punto di vista economico, dato che nella stagione 2020/21 è arrivato lo storico sorpasso: il Manchester City ha infatti registrato ricavi maggiori rispetto allo United.

Sono lontani infatti i cui i Citizens erano considerati solo come i cugini dei ricchi e vincenti Red Devils, tanto che gli stessi tifosi United, quando la squadra di Ferguson travolgeva gli avversari, cantavano “è come guardare il City”. Il tutto all’interno di una rivalità cittadina ma nel senso più ampio del termine, considerando che, di fatto, l’Old Trafford, casa dello United, non si trova a Manchester ma a Trafford, borgo metropolitano che fa parte della Greater Manchester. Tanto che Carlitos Tevez, al momento del passaggio dallo United al City, venne accolto dal club con un cartellone “benvenuto a Manchester”, a voler segnalare la differenza di “provenienza” dei due club.

Proprio Tevez è uno dei simboli del percorso verso l’alto del City. L’anno che ha cambiato la storia di Manchester è il 2008, con lo sbarco in città dell’Abu Dhabi Group del principe del Qatar, Mansur bin Zayd Al Nahyan. Sono serviti anni di assestamento, passando da Hughes a Mancini capace di riportare il titolo al City strappandolo proprio agli eterni rivali nel 2012. L’ultima vittoria della Premier League per lo United è datato l’anno successivo, 2012/13, con Ferguson al passo d’addio: da quella stagione i Red Devils hanno un 2° posto (con Mourinho nel 2017/18) come miglior risultato in campionato, mentre il Manchester nello stesso periodo si è portato a casa ben quattro trofei della Premier League, passando da Mancini a Pellegrino fino a Pep Guardiola.

Lo scettro di padroni della città è passato così inesorabilmente nelle mani del Manchester City, anche grazie alle ingenti spese sul mercato e ai corposi investimenti da parte della proprietà, che ha versato cifre importanti a livello di fatturato (finite sotto indagine da parte dell’Uefa). I soldi da Abu Dhabi, insieme ai risultati in crescendo e la costante partecipazione alla Champions League, hanno così permesso al City di strappare ai rivali anche lo scettro di squadra più ricca di Manchester.

Nel 2020/21 infatti, il Manchester United ha registrato ricavi per 494 milioni di sterline, proseguendo nel calo legato anche alla pandemia Covid iniziato già nel 2019/20 con un fatturato da 509 milioni di sterline (contro i 627 milioni del 2018/19). Al contrario, il City nel 2020/21 ha visto i propri ricavi salire a quota 569,8 milioni di sterline, secondo quanto riportato da KPMG, in crescita rispetto ai 478 milioni del 2019/20 ma soprattutto, per la prima volta, una cifra superiore a quella dei rivali cittadini, grazie alla vittoria in Premier League e al raggiungimento della finale di Champions League.

Stagione Manchester City Manchester United
2008/09 87,0 278,5
2009/10 125,1 286,4
2010/11 153,2 331,4
2011/12 231,1 320,3
2012/13 271,0 363,2
2013/14 346,5 433,2
2014/15 351,8 395,2
2015/16 398,1 515,3
2016/17 473,4 581,3
2017/18 500,5 589,8
2018/19 535,2 627,1
2019/20 478,4 509,0
2020/21 569,8 494,1
TOTALE 4.521,1 5.724,8
Dati in milioni di sterline

 

Diverso, invece, il tema relativo al rendimento economico a bilancio: nell’era degli sceicchi, infatti, nonostante un miglioramento nelle ultime stagioni il City ha registrato complessivamente perdite per 670,3 milioni di sterline, contro il risultato positivo per 104,5 milioni da parte del Manchester United.

Stagione Manchester City Manchester United
2008/09 -89,7 5,3
2009/10 -117,8 -47,8
2010/11 -194,8 13,0
2011/12 -95,3 23,3
2012/13 -79,4 146,4
2013/14 -22,9 23,8
2014/15 10,7 -0,9
2015/16 20,5 36,4
2016/17 1,1 39,2
2017/18 10,4 -37,6
2018/19 10,4 18,9
2019/20 -126,0 -23,2
2020/21 2,4 -92,2
TOTALE -670,3 104,5