Non solo il bond da rifinanziare, in casa Inter la situazione finanziaria è legata anche al finanziamento da 275 milioni garantito dal fondo statunitense Oaktree a Suning nei mesi scorsi, di cui almeno 50 milioni sono stati poi versati nelle casse del club nerazzurro. Come riportato dal Sole 24 Ore, sono emersi alcuni dettagli: si tratterebbe infatti di un finanziamento cosiddetto Pik, cioè «Payment in kind» con scadenza nel 2024 e con interessi superiori al 10 per cento.
In questa tipologia di prestito, aggiunge il quotidiano, gli interessi vengono accumulati nel tempo e che il pagamento avviene alla scadenza dei 3 anni: considerando quindi i 275 milioni di euro di finanziamento, la somma totale lievita prima a 302,5 milioni, con 27,5 milioni di interessi (visto il tasso del 10%). Interessi che poi vengono ricalcolati a partire dalla cifra complessiva, salendo in seguito così a 332,75 milioni e successivamente a 366,025 milioni. L’effetto, dunque, è di avere di fatto interessi molto più costosi: alla luce del pegno sulle quote del club nerazzurro, se al termine dei tre anni il finanziamento non dovesse essere ripagato da Suning, Oaktree diventerebbe proprietario dell’Inter.