La Scozia non si piega ad Omicron, variante che, per la sua velocità di diffusione, sta mettendo in difficoltà quasi tutto il mondo.
Infatti, secondo la BBC, la prima ministra scozzese Nicola Sturgeon ha affermato che, dal 17 gennaio, la capienza degli stadi per gli eventi sportivi tornerà al 100%. Numeri che vanno controcorrente rispetto all’attuale situazione del resto del mondo, e pensando che solamente un mese fa, il governo scozzese aveva imposto la capienza massima di 500 persone per gli eventi sportivi all’aperto.
Fondamentale è stato il piano vaccinale imposto dalla Scozia: l’80% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. La prima ministra ha affermato che la “certificazione Covid resterà in vigore” ma con “due importanti novità” per gli organizzatori di eventi.
“In primo luogo, la nostra regolamentazione stabilirà che gli organizzatori di grandi eventi di 1.000 o più persone controlleranno la certificazione vaccinale di almeno il 50% dei partecipanti, piuttosto che dell’attuale 20%, o di almeno 1.000 persone, qualunque sia la cifra più alta” – aggiungendo che – “E, in secondo luogo, da lunedì il requisito di essere ‘completamente vaccinati’ ai fini della certificazione Covid includerà un richiamo se la seconda dose è stata più di quattro mesi fa”.
A proposito di questo, la Sturgeon ha aggiunto: “Sarà ancora possibile ottenere l’ammissione ad eventi e luoghi coperti dallo schema di certificazione fornendo la prova di un recente tampone negativo”.
Per quanto riguarda il mondo del rugby, è auspicabile che il Sei Nazioni si giocherà di fronte a uno stadio al completo. La prima partita della nazionale gaelica sarà il 5 febbraio contro i rivali dell’Inghilterra.
Il mondo del calcio aveva anticipato la pausa invernale, rinviando due turni di campionato. Lunedì prossimo torneranno in campo Celtic e Hibernian con la possibilità di vedere, finalmente, gli spalti gremiti.