Non solo Salernitana, un altro tema caldo è stato affrontato nell’assemblea di Lega di ieri, ovverosia quello legato agli stipendi. Dopo le difficoltà della scorsa stagione anche a causa del Covid, che hanno portato a diversi rinvii durante la stagione, le società hanno invece deciso, nel corso dell’assemblea di Lega di ieri di non richiedere ulteriori rinvii nel prossimo Consiglio Figc, in programma il 21 dicembre prossimo. “Con riferimento al rinvio del termine delle verifiche federali di pagamento degli emolumenti e delle imposte e contributi, al momento fissato al 16 febbraio, nell’ottica di salvaguardia della regolarità della competizione e nel rispetto delle regole stabilite a inizio stagione, la Lega Serie A non ritiene necessario alcun spostamento e/o sospensione delle scadenze in questione”, spiega la Lega.
In sostanza, è la posizione dei club (spinti in particolare dalla Fiorentina), in questa stagione chi non dovesse essere in regola sarà penalizzato, senza alcuna deroga come nel corso del passato campionato. E proprio il club viola è stato protagonista di uno scontro con l’Inter. «Qui ci sono club che non rispettano le scadenze e con i soldi risparmiati fanno il mercato», ha tuonato il dg della Fiorentina Joe Barone, con riferimento all’Inter per quanto successo nella scorsa stagione, come riportato dal Corriere della Sera.
«Basta diffamare l’Inter. Siamo in regola», ha replicato l’ad nerazzurro Marotta, parlando di una sitauzione regolare sia in questa che nella passata stagione. Minacciando, inoltre, anche azioni legali e un esposto alla procura federale, nel caso in cui sia Barone che Commisso parlino nuovamente di uno “scudetto vinto senza pagare gli stipendi”, come successo negli ultimi mesi.