Il Manchester City e il caso dello sponsor “fantasma”

Il Manchester City ha siglato una curiosa partnership con una misteriosa start-up di criptovalute, i cui nomi dei dirigenti non sembrano essere rintracciabili online. Lo rivela The Times, ricordando che…

Cosa rischia il Manchester City

Il Manchester City ha siglato una curiosa partnership con una misteriosa start-up di criptovalute, i cui nomi dei dirigenti non sembrano essere rintracciabili online. Lo rivela The Times, ricordando che 3KEY (il nome della società) è stata annunciata dal City la scorsa settimana come «partner regionale ufficiale nell’analisi del trading finanziario decentralizzato».

Una dichiarazione del fondatore di 3KEY, Oliver Chen, ha sostenuto che la società era «in una fase di avvio con un prodotto il cui lancio è previsto nei prossimi mesi» e che la partnership con il Manchester City sarebbe stata in «regioni al di fuori del Regno Unito».

Nella sua dichiarazione, Chen ha elencato altri quattro dirigenti dell’azienda, ma le ricerche su internet – spiega The Times – non sono riuscite a identificare nessuno con quei nomi con una presenza online o profili di social network come LinkedIn.

L’annuncio sul sito del club citava Ryan S Hodder come chief marketing officer di 3KEY. Un annuncio separato della società il mese scorso su una nuova piattaforma per gestire gli account cripto dei clienti ha menzionato i nomi di altri tre dirigenti: Jacob Caine, il direttore digitale Burt Russel e una persona deputata al rapporto con i media, Avaline Smith.

Nella sua dichiarazione, Chen ha elencato Caine come amministratore delegato e ha indicato “James” come primo nome di Russel. Inoltre, Jason Liu è stato presentat come chief communication officer di 3KEY. Le ricerche non sono riuscite a identificare nessuno con quei nomi con una presenza o un profilo online.

Martin Calladine, autore investigativo e blogger, ha dichiarato: «Tutto questo sembra più che un po’ insolito. Nessuna delle persone nominate come dirigenti dell’azienda aveva un’impronta digitale a livello aziendale o personale, e questo è molto strano, soprattutto per un’azienda digitale. Sarei curioso di sapere che tipo di due diligence è stata effettuata dal Manchester City, ad esempio, con chi hanno parlato?».