Il ritorno del pubblico allo stadio spinge i conti del Manchester United nel primo trimestre. Il club inglese ha infatti pubblicato la situazione economica al 30 settembre 2021, con dati in miglioramento sia per quanto riguarda i ricavi che per quanto riguarda la dimunzione del rosso.
Nel dettaglio, i ricavi sono stati pari a 126,5 milioni di sterline, in crescita del 16% rispetto ai 109 milioni del 30 settembre 2020. I ricavi commerciali sono stati pari a 64,4 milioni (+8%), di cui 36,3 milioni legati alle sponsorizzazioni (-0,5%) e 28,1 milioni legati a vendite e merchandising (+21%).
Le entrate da diritti tv sono state pari a 43,3 milioni di sterline (-9%), ma nei tre mesi chiusi al 30 settembre 2020 rientravano anche alcune gare giocate nei mesi estivi per il completamento della stagione 2019/20. I ricavi da matchday sono state invece pari a 18,8 milioni di sterline, con un aumento di 17,1 milioni rispetto al trimestre dell’anno precedente.
I costi operativi sono stati invece pari a 154,1 milioni di sterline, con un aumento di 30,6 milioni (+24,8%): tra questi, i costi per il personale sono saliti a 88,5 milioni (+23%) e gli ammortamenti a 35,1 milioni (+11%), mentre le altre spese operative sono stati pari a 26,8 milioni (+64%). Il risultato dal player trading è stato infine positivo per 17,4 milioni di sterline. Il risultato netto si è così dimezzato, passando dal -30,3 milioni del 30 settembre 2020 al -15,5 milioni al 30 settembre 2021.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2021 era pari a 439,7 milioni di sterline, rispetto ai 440,6 milioni di sterline al 30 settembre 2020.
Ed Woodward, vicepresidente esecutivo, ha commentato: “Anche se questi risultati finanziari oggi dimostrano la nostra resilienza durante la pandemia, la nostra massima priorità è il successo in campo. L’allenatore, i giocatori e tutto il club sono determinati a raggiungere questo obiettivo”.