Nuove pesanti accuse contro il Qatar in vista dei Mondiali. Un’inchiesta di Amnesty International, riportata da Daily Mail, afferma che il Qatar ha comunicato ai lavoratori immigrati presenti sul suo territorio di lasciare il Paese entro il prossimo mese di agosto, prima quindi del calcio d’inizio della Coppa del Mondo 2022.
La maggior parte della popolazione del Qatar è composta da immigrati provenienti dal subcontinente indiano (Pakistan, India, Nepal e Bangladesh), senza cittadinanza qatarina e impiegati per lo più nel settore delle costruzioni, molto attivo ovviamente in vista della preparazione all’evento. Il governo avrebbe quindi chiesto loro di lasciare il Paese per nascondere le loro condizioni comunità internazionale.
I lavoratori sarebbero quindi allontanati senza paga, rendendo impossibile per molti di loro saldare il debito contratto per raggiungere il Paese. «Coloro che saranno costretti a lasciare il paese prima di aver pagato i loro prestiti si troveranno con enormi debiti» ha dichiarato May Romanos di Amnesty International.
«La FA, come parte del gruppo di lavoro UEFA sui diritti dei lavoratori in Qatar, dovrebbe fare pressione sul Qatar per rafforzare urgentemente la protezione dei lavoratori migranti, compensare finanziariamente tutti i lavoratori e indagare sulle morti inspiegabili».
Il Qatar non è nuovo ad accuse di questo genere. Nei mesi scorsi era infatti circolata un’inchiesta del Guardian, che riportava come oltre 8.000 di questi immigrati avessero perso la vita nella costruzione degli impianti per il Mondiale, evidenziando così le condizioni di lavoro e la mancanza dei più basilari diritti dei lavoratori nel Paese del Golfo.