Un dettaglio piccolo, ma dal grande valore simbolico. La Croazia ha giocato tutte le sue quattro partite di Euro 2020 con la bandiera sbagliata sul petto, sotto la sede e la data dell’incontro. L’errore risiede nello stemma raffigurato al centro delle tre strisce colorate (rosso, bianco, blu), che presenta una fantasia degli scacchi leggermente diversa dall’originale.
La differenza è minima: invece di avere i quadratini rossi ai lati della prima fila, lo stemma in questione presenta quelli bianchi. Differenza sfuggita ai più per quattro partite, per poi emergere solo nella giornata di ieri in seguito all’eliminazione contro la Spagna.
Il problema? Tale fantasia era utilizzata negli stemmi e nelle bandiere dello Stato Indipendente di Croazia, governo fantoccio al servizio dell’Italia fascista e della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Tale Stato, esistito tra il 1939 e il 1945 e governato dal movimento filo-nazista croato degli ustascia, si è macchiato nei suoi sei anni di esistenza di numerosi e violentissimi crimini con il supporto dei due controllanti.
L’HNS, federazione calcistica croata, si è difesa scaricando la responsabilità sulla società che ha stampato gli stemmi sulle divise (disegnate dalla Nike), parlando di un “errore involontario nel processo di disegno vettoriale a mano e poi nella stampa delle bandiere croate alla vigilia del campionato europeo, che poi non è stato notato”, come riporta il portale locale Index.hr.